il nuovo servizio

“M’illumino al buio”, la celebrazione del servizio che aiuta i ragazzi 16-24 anni a uscire dall’ombra

A cura del Dipartimento di Salute Mentale dell’AslTo4, in collaborazione con la Cooperativa Il Màrgine

“M’illumino al buio”, la celebrazione del servizio che aiuta i ragazzi 16-24 anni a uscire dall’ombra

“M’illumino al buio”, , la celebrazione del servizio che aiuta i ragazzi 16-24 anni a uscire dall’ombra. L’incontro ha preso il via alle 15 di oggi, venerdì 5 dicembre 2025.

“M’illumino al buio”, , la celebrazione del servizio che aiuta i ragazzi 16-24 anni a uscire dall’ombra

«M’illumino al buio. Un anno di cammino insieme, un anno di voci, incontri e scoperte» è il titolo dell’iniziativa che vuole celebrare il primo anno del Cantiere Giovani, un nuovo servizio del Dipartimento di Salute Mentale dell’AslTo4, in collaborazione con la Cooperativa Il Màrgine, rivolto a ragazzi dai 16 ai 24 anni residenti nei territori di Settimo, Chivasso e San Mauro.

 

L’incontro

L’incontro, previsto ha preso il via alle 15  di oggi a Palazzo Einaudi a Chivasso con un  talk dinamico, arricchito da contributi video, letture e interventi artistici, in cui si alterneranno voci di esperti, giovani attivi nel sociale, attori, giornalisti, giovani artisti del territorio per parlare di tutti quei temi che sono apparsi come più sentiti dalla GenZ.  Ad aprire i lavori Silvana Lerda, Direttore della Struttura Complessa Salute Mentale di Chivasso per l’ASL TO4.

L’intervento dell’assessore Riboldi

A prendere poi la parola è stato l’assessore regionale alla Sanità,  Federico Riboldi: ” In questi giorni stiamo lavorando in maniera intesa, al di là delle posizioni politiche, anche con la collega Gianna Pentenero (presente in sala) per un nuovo piano sociosanitario, per  portare avanti il progetto assolutamente bipartisan che stiamo portando avanti per quanto riguarda il potenziamento dei servizi di salute mentale con una visione più moderna, con un approccio nuovo che va nella direzione del coinvolgimento dei non coinvolti. Con la creazione di un settore regionale dedicato alla salute mentale fortemente voluto da Giorgio D’Allio che ne è l’advisor. Un servizio che segna un’importanza e un’attenzione  particolare  visto che i settori regionali non seguono le patologie, non sono su argomenti specifici. I settori regionali sono settori orizzontali. Un settore si occupa del personale, un settore si occupa del bilancio, un settore della programmazione, alcuni dei controlli dei conti delle Aziende Sanitarie. Insomma, hanno un ruolo trasversale rispetto all’azione sui territori, all’azione clinica, all’azione degli ospedali e all’azione delle Aziende Sanitarie. E quindi è un unicum il fatto che esista e che sia nato nella nostra regione un settore che si dedica esclusivamente ai percorsi di salute mentale, con un focus molto attento alla prevenzione, alle tematiche del disagio giovanile e al lavoro sui territori. Che fa parte di tutta quell’area della prevenzione che, se ben applicata a tutti i livelli, non solo a quello della salute mentale, è la vera chiave che noi possiamo utilizzare per risolvere il problema, purtroppo atavico e purtroppo che lega tutte le regioni italiane, dell’attesa in Sanità e quindi dell’allontanamento.

Ecco, per quanto riguarda la salute mentale, lavorare sui gruppi sui giovani, sui gruppi giovanili, sui territori, significa evitare problematiche che, in maniera automatica, sorgerebbero in tempi successivi e che, quindi, se agiamo tempestivamente, evitiamo e creiamo una società futura più serena. Il vero obiettivo della sanità del futuro è innanzitutto curare il reale bisogno. E curando il reale bisogno, curare tutti quelli che hanno davvero bisogno. Ma soprattutto far in modo che il percorso della vita sia un percorso il più possibile pieno e sereno. Pieno vuol dire che ci dà le possibilità di esercitare le attività che vogliamo esercitare, ovviamente con i limiti che tutte le età dettano, ma al massimo possibile di quei limiti che l’età detta. E sereno, pienamente inserito nella società, per quanto riguarda la salute mentale. Essere pienamente inseriti non significa che siamo tutti uguali o siamo assenti da problematiche anche significative, eh. Significa che, al massimo delle nostre possibilità, nonostante i problemi che tutti noi abbiamo, a seconda delle – delle delle situazioni e delle interpretazioni, il pubblico deve fare il massimo affinché tutte le persone possano vivere in pienezza la loro esperienza all’interno della comunità.

E quindi essere qui per progetti territoriali, progetti che guardano alle nuove generazioni, progetti che guardano la salute mentale senza tabù e con grande apertura, progetti che con naturalezza percorrono strade di salute mentale mi fa particolarmente piacere. Ve ne sono particolarmente grato. Sono grato ai Comuni che partecipano all’iniziativa, alle città che partecipano all’iniziativa, ai territori, alla Direzione della nostra Azienda Sanitaria, ai professionisti impegnati nell’operazione e a tutte le persone che collaborano con loro: dalla rete del terzo settore, all’assistenza sociale, agli operatori dell’Amministrazione comunale.

E poi l’ultimo messaggio, alle famiglie, perché il problema della salute mentale non sia uno stigma, ma sia un momento di consapevolezza dove accompagniamo le nostre figlie e i nostri figli a un futuro diverso, migliore. A chi ha subito lo stigma nel passato e che oggi può essere quella persona che proprio perché l’ha subito, può accompagnare e sostenere davvero chi soffre delle stesse situazioni, chi vive le stesse situazioni all’interno dei propri nuclei familiari. E quindi in questo caso l’appello va proprio alle famiglie, al gruppo dei pari, alle istituzioni scolastiche, a tutti coloro i quali nel passato non hanno saputo superare lo stigma, la vergogna, il disagio di avere una persona all’interno della propria cerchia che chiede aiuto a tutti i livelli. E quindi penso sia un lavoro che parte dalla base e che possa andare davvero in questa direzione”.

Si svolgerà anche una performance di parkour accompagnerà il passaggio tra la parte istituzionale e la festa successiva all’XXL.