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Vigili del Fuoco, il futuro parte dai nuovi Volontari

Alla «Petratto» un incontro con i vertici Regionali e Provinciali del Corpo

Vigili del Fuoco, il futuro parte dai nuovi Volontari

In un contesto territoriale dove la sicurezza e il soccorso rappresentano pilastri fondamentali della convivenza civile, il sistema dei Vigili del Fuoco volontari sta attraversando una fase cruciale di rinnovamento e potenziamento.

Vigili del Fuoco, il futuro parte dai nuovi Volontari

Durante un recente incontro organizzato dal distaccamento «Francesco Petratto» di Chivasso, guidato da Maurizio Inverso, i vertici del Corpo hanno tracciato la rotta per affrontare le sfide future, partendo da un obiettivo chiaro: incrementare il dispositivo di soccorso per rispondere con efficacia alle crescenti esigenze dei cittadini.
Al tavolo dei relatori anche i sindaci di Chivasso e Castagneto Po, Claudio Castello e Danilo Borca, che hanno rimarcato come sia fondamentale, per tutti, poter contare su uomini e donne in grado di garantire la sicurezza del territorio.
Uno dei temi centrali emersi dagli interventi del Direttore Regionale Alessandro Paola e del Comandante Provinciale Francesco Orrù (introdotti dal volontario Paolo Caffaro e da Camillo Vaj dell’associazione Santa Barbara) è la necessità impellente di potenziare l’organico dei distaccamenti, tra cui quello di Chivasso, in cui paradossalmente si registra una disponibilità di mezzi superiore al personale operativo.
Presenti anche Gianfranco Paternò, vice comandante del VVF di Torino, Luca Demarco, della Direzione Regionale VVF Piemonte, Andrea Bellato, responsabile delle sedi dei volontari del Comando di Torino, e i VVF di Meano.
Per far fronte a un arretrato di circa 300 domande accumulate negli ultimi anni, il Comando ha avviato una programmazione serrata.
Attualmente è in fase di svolgimento un corso di formazione rivolto a 90 persone, a cui farà seguito un secondo percorso per ulteriori 50 aspiranti. L’obiettivo dichiarato è quello di esaurire le richieste pendenti entro il 2026, grazie a una strategia che mira a un’inversione di tendenza rispetto ai minimi storici del passato.
La formazione non è intesa come un mero passaggio burocratico, ma come un percorso rigoroso e pratico. I futuri vigili volontari vengono preparati ad affrontare scenari complessi come incendi di vetture, crolli e soccorsi a persone incastrate. Questo sforzo è reso possibile grazie a una convenzione specifica con la Regione Piemonte, che ha garantito fondi aggiuntivi per la formazione, e una collaborazione interforze con il 118, la Croce Rossa, le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale. Ogni distaccamento, pur essendo un presidio territoriale diretto per i Sindaci, è comunque parte integrante del Corpo Nazionale, garantendo un sistema di gestione unico dal soccorso più semplice al più complesso.
Il volontariato nei Vigili del Fuoco non è solo un atto di vicinanza, ma una scelta che comporta sacrificio e rischio personale. È stata sottolineata la transizione fondamentale dalla «solidarietà teorica» a quella «operativa»: i volontari sono chiamati ad alzarsi di notte e anteporre l’interesse generale a quello personale, entrando in ambienti pericolosi dove la loro presenza è indispensabile per risolvere l’emergenza.
Oltre all’intervento tecnico, la componente volontaria svolge un ruolo essenziale nella promozione della cultura della sicurezza, partecipando a campagne informative nelle scuole e a eventi di rilievo durante i quali vengono illustrati i rischi domestici e le modalità di primo aiuto.
Il Piemonte vanta una tradizione di distaccamenti volontari ultracentenaria, una ricchezza di valori che ha anticipato il resto d’Italia nella costruzione di comunità di soccorritori. Questa memoria storica, che affonda le radici in esperienze di alluvioni, crolli e grandi incendi, non è solo un patrimonio del passato ma la base su cui costruire la sicurezza di domani.
Come evidenziato negli interventi, i presidi territoriali rappresentano una garanzia per i Sindaci, autorità di protezione civile che necessitano di un supporto rapido ed efficace direttamente sul campo. L’impegno delle istituzioni è ora quello di superare le lungaggini burocratiche per garantire che questo sistema diffuso e capillare continui a evolversi, onorando la storia di chi ha dedicato la vita al soccorso della propria comunità.

Attestati di benemerenza

Al termine dell’incontro, Roberta Verné, presidente dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari «Gino Gronchi» ha consegnato attestati di benemerenza a tre Vigili del Fuoco e a una volontaria della Croce Rossa per aver salvato, liberi dal servizio, due vite: Enzo Dalla Villa e Mario Gaia (Chivasso), Franco Rognetta (Torino Stura) e Patrizia Malara (Cri Chivasso).
A margine, i vertici dei Vigili del Fuoco piemontesi hanno effettuato un sopralluogo in Viale Vigili del Fuoco, forse l’unico in Italia dedicato al corpo, e hanno poi visitato i locali del Polo di Protezione Civile (che in un’ala ospitano il distaccamento), al centro di lavori antisismici.