Si apre ufficialmente la crisi politica nel Comune di Lamporo. A seguito delle dimissioni contestuali rassegnate da sei consiglieri di quella che era la maggioranza dell’ormai ex sindaco Claudio Preti, è venuto meno il numero legale necessario per la sopravvivenza del Consiglio comunale, eletto nelle consultazioni del 3 e 4 ottobre 2021.
Lo scioglimento del Consiglio
La situazione ha innescato l’applicazione dell’articolo 141 del Testo Unico degli Enti Locali (Tuel). La normativa prevede infatti lo scioglimento dell’organo consiliare qualora si verifichino dimissioni contemporanee della metà più uno dei membri assegnati (senza computare il sindaco nel calcolo). Con sei dimissionari su dieci, la soglia prevista dalla legge è stata superata, rendendo inevitabile la fine anticipata della consiliatura.
La nomina del Commissario
In attesa che l’iter si concluda formalmente con il decreto del Presidente della Repubblica, il Prefetto di Vercelli è intervenuto per garantire il funzionamento dell’ente e la continuità dei servizi ai cittadini.
È stata disposta la sospensione immediata del Consiglio comunale e la contestuale nomina di Lucia Castelluccio, Funzionario Economico Finanziario, quale Commissario per la provvisoria gestione dell’Ente.
Castelluccio guiderà il Comune fino al primo turno elettorale utile previsto dalla legge, quando i cittadini di Lamporo saranno chiamati nuovamente alle urne per eleggere il nuovo sindaco e i membri del Consiglio.