Carnevale stravolte le sfilate dei carri

Carnevale stravolte le sfilate dei carri
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Carnevale stravolte le sfilate dei carri

Carnevale 2018

Sono sempre di più le manifestazioni di carnevale che si arrendono alle norme stringenti della Circolare del Prefetto Gabrielli. In questo fiume di nuove regole sulla sicurezza delle manifestazioni pubbliche, molte organizzazioni locali hanno deciso di rinunciare all'organizzazione delle sfilate dei carri. La causa? Gli elevati costi da destinare al capitolo sicurezza. La garanzia degli standard di protezione per il pubblico richiesti costa troppo, e i fondi a disposizione sono sempre meno.

Le sfilate cancellate

Sul nostro territorio gli addii eccellenti riguardano Castelrosso di Chivasso e Rondissone. I due carnevali dovranno infatti rinunciare all'atteso carosello di carri allegorici allestiti dai gruppi in maschera. C'è chi, però, è riuscito a mantenere le sfilate applicando una serie di limitazioni rivolte, soprattutto, al pubblico, come riguarda Chivasso e Foglizzo, per esempio.

Nuove regole e percorsi

Ad essere confermato è anche il carnevale di Montanaro. "Si svolgerà regolarmente" annunciano gli organizzatori. "Ad eccezione della sfilata dei carri allegorici che, causa motivi di sicurezza e di rispetto della circolare Gabrielli, sarà ridimensionata secondo il percorso già sperimentato due anni fa". "Il numero dei carri sarà inferiore rispetto alle sfilate degli anni passati. Ma grazie al doppio giro che sarà effettuato intorno all'isolato di via Prono, Piazza della Chiesa, Via Matteotti e Piazza L. Massa, si ritiene che la manifestazione sarà comunque gradita, soprattutto dai bambini e dai ragazzi montanaresi che potranno ritrovarsi nella piazza centrale".

Gli effetti della circolare Gabrielli

Stanno suscitando moltissime polemiche le regole imposte dalla Circolare prefettizia, soprattutto tra i sindaci, responsabili della sicurezza dei cittadini. I fatti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017, quando rimasero ferite più di 1500 persone hanno costretto a rivedere e stravolgere il sistema sicurezza che gravita intorno alle manifestazioni di piazza che prevedono il coinvolgimento di centinaia o migliaia di persone.

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