Emiliano Mondonico una giornata tra lacrime e cori da stadio VIDEO
Lo storico mister di Atalanta, Torino e Fiorentina, riposa in pace nel cimitero della sua Rivolta d’Adda. Una giornata scandita dalle lacrime di chi gli voleva bene, ma anche dai cori da stadio che i suoi tifosi gli hanno dedicato.
Emiliano Mondonico una giornata tra lacrime e cori da stadio.
Emiliano Mondonico, lo storico mister di Atalanta, Torino e Fiorentina, riposa in pace nel cimitero della sua Rivolta d’Adda. Una giornata, quella di oggi, scandita dalle lacrime di chi gli voleva bene, ma anche dai cori da stadio che i suoi tifosi gli hanno dedicato prima, durante e dopo il funerale. Tifosi che fin dalle prime ore del mattino hanno letteralmente invaso il paese.
Emiliano Mondonico
Il paese si è colorato di nerazzurro, granata e viola, i colori principali che hanno caratterizzato la vita da allenatore di Emiliano Mondonico. Ma non sono mancate anche rappresentanze della Cremonese, dell’AlbinoLeffe e della prime società locali con le quali il compianto mister aveva mosso i primi nel mondo del calcio. Un’atmosfera da brividi, letteralmente da stadio. Il feretro ha percorso le vie di Rivolta tra gli applausi e i cori dei tifosi, tutti uniti per una volta nel saluto al loro caro mister.
In prima linea per gli altri
Tutti conoscono i successi di Emiliano Mondonico nel calcio: una carriera strepitosa che ha inorgoglito i rivoltani. Ma forse la comunità gli è ancora più grata per quello che faceva per il paese, per chi aveva trovato nello sport un aiuto per riconquistare la sua vita. Il compianto mister allenava infatti la squadra dell’Istituto Alcologia dell’ospedale Santa Marta di Rivolta. Era stato lui a bussare alla porta dello studio del medico, per mettersi a disposizione del dottor Giorgio Cerizza, con il quale collaborava da una dozzina di anni. Ecco il ricordo di stamattina del medico e di uno dei tanti ragazzi allenati dal Mondonico.
Rivolta nel cuore
Emiliano Mondonico, anche se per il suo lavoro ha girato in lungo e in largo l’Italia, non ha mai dimenticato le sue origini. Non a caso il suo era il calcio “pane e salame”. Rivolta era sempre nei suoi pensieri e anche quando allenava lontano da casa appena poteva tornava a casa. Qui aveva tanti affetti, non solo famigliari, ma anche amici e soprattutto i tanti ragazzi a cui lui aveva insegnato calcio e che tutt’ora hanno per lui un posto speciale. A ricordarlo stamattina c’erano anche Lucio Valsecchi e Gualtiero De Bernardi della Polisportiva di Rivolta e Stefano Tassoni della Valentino Mazzola di Cassano d’Adda.