Figli di coppie gay, da oggi si registrano all'anagrafe di Torino. Il primo il figlio del consigliere Chiara Foglietta

Il primo è stato Niccolò Pietro Foglietta Ghisleni.

Figli di coppie gay, da oggi si registrano all'anagrafe di Torino. Il primo il figlio del consigliere Chiara Foglietta
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Figli di coppie gay, un passo avanti per riempire il vuoto normativo.

Figli di coppie gay

E’ stato il primo ad essere registrato ufficialmente come figlio di due genitori dello stesso sesso. E’ Niccolò Pietro Foglietta Ghisleni, il figlio del consigliere torinese Chiara Foglietta e della compagna Micaela Ghisleni. Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato la loro storia, di come non fosse stato possibile all’anagrafe registrare il piccolo se non dichiarando che era il frutto di un’unione sessuale della madre con un uomo. Cosa non avvenuta, visto che il piccolo è stato concepito tramite la procreazione assistita.

Tre bambini registrati oggi

Questa mattina, insieme al piccolo Niccolò Pietro altri due bambini, figli di coppie omogenitoriali sono stati registrati a Torino. Nei giorni scorsi il sindaco Appendino aveva dichiarato di avere “la ferma volontà di dare pieno riconoscimento a tutte quelle nuove forme di genitorialità, anche forzando la mano”. E così questa mattina è stato: il primo cittadino ha infatti trascritto
all’ufficio dello stato civile dell’anagrafe i tre bimbi nati da coppie omogenitoriali.

Il commeto di Chiara Foglietta

Oggi non si è solo scritto un atto. Un nome su un foglio. Si è scritta una pagina importante della nostra Storia.
Niccolò ora è ufficialmente registrato ed è figlio mio e di Micaela anche per lo Stato italiano. Abbiamo aperto una strada importante per tutte le coppie che si trovano nella nostra stessa situazione, abbiamo dato coraggio a quelle donne che non hanno più intenzione di dichiarare il falso. Molti i grazie che dobbiamo esprimere.
Ma se siamo qui oggi lo dobbiamo a chi ci ha creduto fin da subito, il nostro avvocato Alexander Schuster, al Coordinamento Torino Pride – e nello specifico ad Alessandro Battaglia che è stato fondamentale e da anni si impegna per tutte e tutti noi senza sosta, alla Sindaca Chiara Appendino, che ha avuto coraggio e ci ha messo la faccia, e alla giunta.
Torino, non senza fatica, si dimostra ancora una volta all’altezza della sua storia. Che sia di esempio a tante altre città e altri Sindaci in Italia.
E poi si riempia il vuoto legislativo quanto prima.

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