Gestiva la rete di pusher dall'ospedale, sgominata la banda

Le indagini erano dopo la violenta tentata rapina in cui è stato gambizzato un benzinaio.

Gestiva la rete di pusher dall'ospedale, sgominata la banda
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Gestiva la rete di pusher dall'ospedale, sgominata una banda. Le indagini erano partite parallelamente all'inchiesta che aveva portato all'arresto di tre rapinatori che avevano gambizzato un benzinaio in corso Taranto.

L'inchiesta dopo la sparatoria

Le indagini erano partite dopo una violenta tentata rapina a un benzinaio di corso Taranto, avvenuta a maggio. Tre rapinatori erano stati arrestati, nell'agosto scorso, dopo aver gambizzato Paolo Sarra, titolare del distributore di benzina Dis-Car di corso Taranto 130, il quale aveva tentato di reagire. Convinti di trovare del denaro, i malviventi avevano scambiato soldi in cambio di pacchi che si sono poi svelati pieni di biancheria. I banditi, dopo tutta quella violenza, erano fuggiti con una misera manciata di denaro, arraffata dalla cassa, fermando al volo un'auto di passaggio. I tre mesi di indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale e coordinati dal Pm Antonio Rinaudo, hanno permesso di smascherare i tre banditi che attualmente si trovano in carcere, accusati di tentato omicidio a scopo di rapina.

Dall'ospedale gestiva la vendita di cocaina

Parlavano al telefono senza alcun timore di essere intercettati perché erano convinti di essere intoccabili. Tra gli arrestati anche un pusher che non ha mai interrotto la sua attività illecita, neanche durante la sua degenza in ospedale. Ha organizzato e pianificato lo spaccio di cocaina mentre era ricoverato.

Sgominata la banda

I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno eseguito una misura cautelare in carcere – emessa dal GIP del Tribunale di Torino – nei confronti di 12 indagati italiani ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso, di estorsione, detenzione illegale di armi da fuoco, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, a Torino e provincia. E' successo ieri mattina (11 dicembre), in collaborazione con i reparti territorialmente competenti. L’attività ha evidenziato i profili criminali degli arrestati come orbitanti nell'ambito della criminalità comune del capoluogo, dediti ad approvvigionamento e vendita, mediante rete di spacciatori al dettaglio, di cocaina, marijuana e hashish, esclusivamente nel quartiere di Barriera Milano. Nel corso dell’attività sono state già arrestate in flagranza 5 persone e sequestrati oltre 1600 grammi di droga, tra cocaina, hashish e marijuana, e 247 munizioni per pistola di vario calibro.
Gli arrestati avevano creato una sorta di cartello dello spaccio, che si conoscevano e cooperavano tra di loro ma non erano un gruppo organizzato.
Avevano creato una rete di spacciatori, in contatto tra di loro, in grado di soddisfare decine e decine di clienti di Torino. Il quartiere di riferimento era Barriera Milano dove avvenivano gli scambi o dove gravitavano i pusher.
Utilizzavano “telefoni di servizio”, cioè schede telefoniche dedicate esclusivamente per il traffico di droga. Erano arroganti e si credevano imprendibili e non intercettati. Parlavano liberamente dei loro traffici, dei loro progetti criminali e delle spedizioni punitive eseguite con le pistole in pugno.
Tra gli arrestati anche un soggetto che non ha interrotto la sua attività illecita neanche durante la sua degenza in ospedale. Ha organizzato e pianificato lo spaccio di cocaina mentre era ricoverato.

 

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