Doria: "Il Pd non rispetta il regolamento, bandiere e manifesti messi dove non consentito"
Il capogruppo di minoranza di Chivasso Matteo Doria: "Il Pd non rispetta il regolamento, bandiere e manifesti messi dove non consentito".
Il capogruppo di minoranza di Chivasso Matteo Doria: "Il Pd non rispetta il regolamento, bandiere e manifesti messi dove non consentito".
Doria: "Il Pd non rispetta il regolamento"
Il capogruppo di minoranza di Chivasso Matteo Doria interviene per spiegare le regole che secondo lui il Pd non rispetta:
"Alle 14:00 di oggi, domenica 16 dicembre 2018 il cartello pubblicitario senza timbro su via Torino rimane, così come soprattutto il manifesto appiccicato sulla facciata del Municipio (ex convento di interesse storico ) e le bandiere del Pd dentro l’atrio al piano terra (non nella sala riservata , ma nell’atrio di un edificio di interesse storico)".
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La segnalazione ai vigili
Attento a quello che succede in città, il capogruppo d'opposizione si rivolge ai vigili:
"Nel cortile fuori dal comando dei vigili incrocio due agenti a cui lo segnalo. Giusto per documentare . Incontro anche l’agente che ha fatto il sopralluogo per certificare il tutto . Dice che "gli hanno detto che dovrebbe essere regolare perché comunica un attività di partito". Gli spiego che il fatto è che viola l’art 12 comma 3 del regolamento di polizia urbana entrato in vigore il 1 novembre 2018, che vieta qualsiasi insegna, bandiera, manifesto, striscione, di qualsivoglia supporto che trasmetta qualsiasi tipo di messaggio a meno di 20 metri da edifici di culto e di interesse storico (come appunto il Comune, dalla cui facciata è stato rimosso anche lo striscione di Regeni), pena la sanzione e l’obbligo di rimozione. L’agente strabuzza gli occhi e ritorna in ufficio".
La lezione di Doria
Doria non accetta che si usino due pesi e due misure sulla stessa vicenda, in questo caso sul rispetto del regolamento e conclude:
"Noi le regole le abbiamo rispettate rimuovendo i Simboli il giorno prima dell’entrata in vigore del regolamento (anche se a rigor di logica i nostri simboli essendo precedenti sarebbero dovuti essere esclusi dal divieto, così come le insegne dei negozi). Il PD invece è stato il primo ad infrangere le regole, presenti Ciuffreda e Castello e buona parte della maggioranza. Il Pd e l’Amministrazione dell'illegalità?
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