Si fingono interessati alla sua casa in campagna ma lo narcotizzano e rapinano. Così agiva la banda dei "finti agenti immobiliari"

Fermati tre uomini, denunciato un complice della banda di rapinatori

Si fingono interessati alla sua casa in campagna ma lo narcotizzano e rapinano. Così agiva la banda dei "finti agenti immobiliari"
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Fermati tre uomini, denunciato un complice della banda di rapinatori

E' caduto nella trappola di una banda di rapinatori che si erano finti interessati ad acquistare la sua casa di campagna a Vallo Torinese. Così, un anziano di 80 anni residente nel centro di Torino, aveva accettato di incontrare un presunto agente immobiliare che aveva chiesto di visionare l'immobile. Aveva così incontrato il finto agente che, all'appuntamento, si era presentato insieme ad altre due persone. Una volta arrivati nella cascina, però, l'uomo è stato bloccato e narcotizzato. Soltanto al suo risveglio, circa due ore dopo, si è reso contro che i tre lo avevano derubato di 600 euro, della sua Fiat Panda e delle chiavi dell'appartamento di via Santa Giulia a Torino. E' stato proprio un vicino di casa a telefonargli, poco dopo, avvertendolo che era appena scattato l'antifurto dell'abitazione torinese dove i tre si erano immediatamente diretti per svaligiare l'appartamento. Il furto, fortunatamente, non è andato a segno grazie all'allarme domestico che ha messo in fuga i tre malviventi. Dopo una lunga indagine, iniziata nel dicembre dell'anno scorso, quando si sono verificati i fatti, i carabinieri sono riusciti a rintracciare i componenti della "banda dei finti agenti immobiliari" e hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Calogero Milioto, 56 anni, residente ad Asti, Alban Iena, albanese di 41 abitante ad Asti e nei confronti di Rocco Mancino, 54 anni residente nella provincia astigiana. Denunciato, infine, un quarto uomo che nelle indagini figura come complice. Si tratta di Salvatore A., 44 anni astigiano, che è coinvolto soltanto in un altro episodio di furto. Le indagini hanno permesso agli inquirenti di raccogliere elementi che inducono a pensare che la banda sia responsabile di altre rapine messe a segno con la stessa tecnica in Piemonte. 

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