Processo Seta, Aldo Corgiat e gli altri imputati tornano in aula per l'appello
Stamattina la prima udienza del secondo grado di Seta

Stamattina la prima udienza del secondo grado di Seta
Sono tornati oggi, martedì 14 marzo, sul banco degli imputati l'ex sindaco di Settimo Aldo Corgiat, accusato "principe" dalla Procura di Torino, Teresio Asola, allora direttore di Seta Spa e ora direttore di Società Patrimonio, il presidente del Consorzio Bacino 16 Pier Luigi Avataneo. Insieme a loro ci sono anche gli imprenditori che avevano tentato in fasi diverse di aggiudicarsi le quote della società di raccolta rifiuti. Si tratta, nello specifico, di Paolo Brambilla, Antonio Ciccone, Alessandro Facciolo, Paolo Perino e Antonio Stillitano. Si tratta dell'inizio del processo di appello per il cosiddetto “affaire” Seta che in primo grado riguardava anche i membri della commissione di gara, Piero Cena, Matteo Tricarico, la segretaria Susanna Dall'Aglio e il presidente, il direttore generale del Comune di Settimo Stefano Maggio.
I contatti tra gli amministratori pubblici e gli imprenditori, secondo il giudice Andrea Natale che aveva assolto tutti gli imputati in primo grado, non avrebbero avuto una rilevanza penale, nonostante l'impianto accusatorio proposto dal Pubblico Ministero Andrea Padalino mirasse proprio a far emergere una “collusione” tra pubblico e privato nell'aggiudicazione del 49%.
In aula, questa mattina, a rappresentare la Procura della Repubblica di Torino c'era la dottoressa Noce che ha ripercorso
“Chiedo che la Corte in totale riforma dell'impugnata sentenza, condanni tutti imputati ad eccezione della Susanna Dall'Aglio alla pena già chiesta dal Pubblico ministero” nel corso del processo di primo grado.
Così ha concluso la sua requisitoria rivolta alla Corte durante la prima udienza del processo di secondo grado per l'”affaire” Seta. I riflettori sulla vicenda giudiziaria, scatentata esattamente quattro anni fa con le perquisizioni nel Comune di Settimo, in Seta e nelle abitazioni degli imputati avvenute proprio il 14 marzo del 2013, si sono riaccesi in questo quarto anniversario con un'udienza celebrata al Palazzo di Giustizia di Torino.
Le richieste di pena avanzate dal Pubblico Ministero Andrea Padalino, che aveva coordinato le indagini del pool di investigatori del Corpo Forestale dello Stato che avevano scandagliato le gare e i documenti relativi alla cessione del 49% di Seta Spa erano, per ciascun imputato:
Ciccone: 2 anni e 4 mesi / Maggio: 2 anni / Perino: 1 anno e 6 mesi / Cena: 1 anno e 8 mesi / Tricarico: 1 anno e 8mesi / Stillitano: 1 anno e 6 mesi / Brambilla: 1 anno e 6 mesi / Margiotta: 2 anni e 2 mesi / Corgiat: 2 anni e 8 mesi / Avataneo: 2 anni / Asola: 1 anno / Facciolo: 1 anno e 2 mesi
Dopo i primi interventi dei difensori degli imputati, la Corte ha rinviato l'udienza al prossimo mese di aprile per il proseguimento della discussione.