Tre figli piccoli e senza casa, l'appello disperato per un aiuto
L'appello disperato di un papà con tre figli piccoli rimasto senza una casa.
Tre figli piccoli e senza casa dove vivere
Aziz El Kamali, è un giovane papà di 39 anni di origini marocchine che da otto abita a Crescentino. O meglio abitava a Crescentino perché da poco più di una settimana è rimasto senza quell’alloggio dove da quattro anni viveva con i suoi 3 figli piccoli e la moglie disoccupata e che si trova a dover rivolgere un appello disperato per risolvere la sua grave situazione.
«Io ho tre figli di 2, 8 e 13 anni - racconta Aziz El Kamali -. La prima è ancora troppo piccola per andare a scuola e la segue mia moglie mentre i due più grandi frequentano le scuole in città. Da giovedì scorso però non abbiamo più una casa. Il padrone dell’alloggio dove vivevo in viale Po mi ha sfrattato perché non pagavo l’affitto. E’ vero, sono circa due anni che non versavo la quota di 250 euro, ma sono stati anni difficili per noi. Io lavoro da meno di un anno in un’officina meccanica, ma lo stipendio non è alto. Anzi. Riesco a malapena a mantenere i miei figli e pagare la benzina per raggiungere il posto di lavoro».
"Nessuno mi aiuta"
«Di fronte a questa mia emergenza però nessuno mi aiuta. Solo i miei vicini si sono dimostrati disponibili e hanno concesso uno spazio a mia moglie e ai bimbi per dormire. Ma non è certo definitiva come soluzione perché questa famiglia ha due figli. Io, per non gravare su di loro ulteriormente e approfittare della gentilezza e disponibilità vado ogni sera ad Alba a dormire da mio fratello. Ma anche l’opzione Alba non è fattibile visto che lavoro a Volpiano». El Kamali è un uomo che molti conoscono a Crescentino, se lo ricordano quando davanti al supermercato Conad vendeva i suoi prodotti prima di trovare un lavoro a Volpiano».
L'appello disperato: "Il Comune mi aiuti"
E' quindi un appello disperato quello che El Kamali rivolge all'Amministrazione comunale. «In queste settimane sono andato in Comune a chiedere aiuto - racconta ancora l’uomo - ma nulla. Ho parlato anche con il sindaco della mia situazione famigliare ed economica. Mi ha detto che mi avrebbe richiamato ma ad oggi ancora nulla. Eppure io non chiedo una casa gratis, chiedo solo un posto dove stare con un affitto irrisorio. Ho provato a cercarmene uno tramite agenzie e privati ma mi chiedono tutti 400/500 euro al mese. Ma come faccio a pagare il cannone di locazione e mantenere la mia famiglia? Se il Comune potesse aiutarmi come ha fatto con un’altra famiglia sono certo che potrei riuscire a pagare un affitto di 150 euro al mese». «Come ho già detto - conclude l’uomo - non ho nessun aiuto dunque mi rivolgo al Comune che è l’unico che al momento può venirmi in soccorso e ridare a me e alla mia famiglia una vita dignitosa».
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