Il Presidente Cirio chiede garanzie per i dipendenti Satap

Questo per via del nuovo bando di gara per l’affidamento in concessione delle autostrade oltre che delle bretelle e della tangenziale. 

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Il Presidente Cirio chiede garanzie per i dipendenti Satap. Questo per via del nuovo bando di gara per l’affidamento in concessione delle autostrade oltre che delle bretelle e della tangenziale.

Il Presidente Cirio chiede garanzie per i dipendenti Satap

Il bando di gara per l’affidamento in concessione delle autostrade Torino-Piacenza e Torino-Ivrea-Quincinetto, della bretella Ivrea-Santhià, della diramazione Torino-Pinerolo e della tangenziale di Torino deve estendere all’individuazione puntuale dei singoli lavoratori, e non limitarsi ad una mera indicazione numerica, l’obbligo per la società subentrante di mantenere l’attuale personale impiegatizio, esattoriale e operaio della Satap S.p.A-tronco A21: è quanto ha scritto oggi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, dopo aver incontrato una delegazione dei dipendenti.

L'intervento

“Tale integrazione - rileva il presidente - dovrà essere tassativamente apportata entro il 31 ottobre prossimo, onde non pregiudicare lo svolgimento della gara. E’ in gioco il futuro di oltre 500 persone, nei confronti delle quali abbiamo l’obbligo morale e giuridico di offrire prospettive chiare e certe”.

In particolare, il presidente Cirio richiama l’attenzione sul fatto che “nel bando va inserita l’esplicita indicazione che gli assegnatari di nuove concessioni debbano garantire la continuità occupazionale per tutti i lavoratori riferiti alle attività continuative, ordinarie e accessorie in essere nella concessione alla data di subentro, esistenti in conseguenza della presenza dell’infrastruttura pubblica autostradale e ad esse connesse, quale ne sia la forma giuridica, con piena applicazione del contratto nazionale Autostrade e Trafori, compresa l’attuale contrattazione di secondo livello”.

Infine, evidenzia che “se la prescrizione non venisse inserita, i lavoratori sarebbero esposti al rischio concreto di demansionamento, perdita dell’anzianità contrattuale, modifica delle condizioni di lavori come dettate dai contratti vigenti”.

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