Chivasso, fiaccolata per l’alluvione

Riconoscimenti ai Vigili del Fuoco.

Chivasso, fiaccolata per l’alluvione
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Una fiaccolata per l’alluvione. Domenica 17 novembre 2019 saranno ricordati i tragici giorni del 1994  a Chivasso. Riconoscimenti ai Vigili del Fuoco.

Fiaccolata per l’alluvione

Si terrà domenica 17 novembre la commemorazione del 25° anniversario dell’alluvione e del crollo del ponte sul Po, avvenuto il 5 novembre 1994.
La cerimonia, organizzata da chi, quei giorni, li ha trascorsi nell’acqua e nel fango, si aprirà alle 18, a Palazzo Einaudi, con la regia di Paolo Caffaro Rore, vice capo distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari del distaccamento «Petratto di Chivasso». Dopo l’intervento del sindaco di Chivasso Claudio Castello, e di quello di Castagneto Po, Danilo Borca, ci sarà la consegna di attestati di riconoscenza ai Vigili del Fuoco che misero a repentaglio la loro vita per cercare di arginare i danni di quei tragici eventi.
Alle 19, si svolgerà una fiaccolata fino al ponte sul Po, dove verrà celebrata la benedizione della lapide dedicata all’ex Capo distaccamento dei Vigili del Fuoco Marino Borca, una delle ultime persone a percorrere il ponte prima del crollo.
Saranno presenti i Vigili del Fuoco volontari di Meano e Giovo, in Trentino, che da allora hanno stretto un legame fortissimo con i volontari di Chivasso.

L’intervento del sindaco

«Come ho avuto modo di dire di fronte al Consiglio regionale del Piemonte - ha dichiarato il sindaco Claudio Castello - il mese di novembre del 1994 è stato forse uno dei momenti più tragici per la nostra città. Nel giro di pochi giorni, a causa delle piogge incessanti che hanno colpito tutto il Piemonte ed il Chivassese, abbiamo toccato con mano la furia dell’acqua, che ha portato morte e distruzione sul nostro territorio. Con l’alluvione che ha invaso le nostre strade ed i nostri campi, ma soprattutto con il crollo del ponte, non solo ci siamo trovati a dover affrontare un’emergenza senza eguali. All’improvviso eravamo isolati. Noi non avevamo più il nostro ponte e le comunità dell’Oltrepo non avevano più scuole, ospedale, trasporti. E’ solo grazie al coraggio delle nostre forze dell’ordine, al grande lavoro svolto dai Vigili del Fuoco e dei volontari se siamo riusciti a superare l’emergenza nel migliore dei modi. Per questo motivo, sono qui ad invitare tutti i cittadini alla commemorazione che si terrà il 17 novembre. A venticinque anni dal crollo, è importante che il ricordo di quegli eventi rimanga vivo in ognuno di noi perchè un ponte non è solo un collegamento fisico che permette di spostarci con facilità, ma è anche ciò che ci unisce agli altri. E solo insieme possiamo lavorare per un futuro migliore».

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