Lavoro nero, blitz in Comune
Pulisce il mercato e aiuta l’autista dello scuolabus.
Lavoro nero, blitz in Comune a Lauriano. Nel mirino un "volontario".
Lavoro nero
Semplice volontariato o lavoro nero?
Questo il tema su cui, da settimane, stanno lavorando i carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Torino, intervenuti negli uffici del Comune di Lauriano, guidati dal sindaco Matilde Casa, dopo il più classico degli esposti «anonimi» che in paese ha però già più di un nome e un cognome.
Al centro della vicenda vi è Luca (nome di fantasia), una quarantina d’anni, una serie di problemi noti da tutti in paese, tanto da essere diventato quasi una «mascotte».
I fatti
«Il suo non è un caso di povertà, anzi - spiega Casa - ma ciò non toglie che Luca debba essere aiutato. Come Comune l’abbiamo praticamente “adottato”, e stanno andando avanti anche le pratiche per affiancargli un amministratore di sostegno.
Lui, per il Comune, non fa null’altro che “volontariato civico”: pulisce la piazza dopo il mercato, accompagna l’autista dello scuolabus, e ovviamente è iscritto nel registro dei volontari, è assicurato e ha superato le prove mediche.
Dal giorno del controllo non l’ho più fatto venire in Comune: è a casa, non esce, e sicuramente le sue condizioni di salute “psichica” non ne traggono giovamento».
Le indagini
Gli inquirenti, in attesa della conclusione delle indagini, mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, che si dipana sul filo sottile che separa il volontariato dal «lavoro nero» e lo «sfruttamento». Luca, come «pagamento» per il suo impegno, riceverebbe dei pasti e qualche invito a cena, «troppo poco», stando al contenuto dell’esposto, in proporzione a quello che quotidianamente o quasi, fa per Lauriano.
Difficile trovare precedenti simili nelle pagine di cronaca, se non un paio di episodi avvenuti nel vicentino. Lì, però, in mezzo vi era un’associazione «convenzionata» con le amministrazioni comunali, circostanza totalmente diversa dal caso di Lauriano.
Se gli inquirenti considereranno l’esposto fondato, Luca sarà considerato a tutti gli effetti un dipendente del Comune di Lauriano, che dovrà quindi assumerlo e pagare anche gli arretrati di stipendi e contenuti.
Le indagini precedenti
Un vero e proprio macigno per un’amministrazione che già attende la chiusura delle indagini sul giro di «cittadinanze facili» che pochi mesi fa aveva portato i carabinieri di Chivasso nella sede di via Mazzini. All’epoca, alcuni dipendenti comunali erano stati indagati per un sospetto giro di denaro dietro alla concessione di residenza e cittadinanza a una trentina di brasiliani di origine italiana.
Anche in quell’occasione, gli amministratori comunali avevano fatto quadrato: «I nostri dipendenti hanno fatto solo il loro lavoro: non avessero chiuso quelle pratiche, saremmo a discutere di omissione di atti di ufficio. Perché sono arrivati tutti a Lauriano? Forse perché abbiamo degli impiegati bravi e veloci nel definire quanto viene loro richiesto».