Cinghiali, scatta l’emergenza: 45 sindaci riuniti per chiedere interventi concreti
La richiesta è quella di una modifica alla legge nazionale sulla caccia, per gli abbattimenti di animali.
Cinghiali, scatta l’emergenza: 45 sindaci riuniti per chiedere interventi concreti.
Cinghiali, scatta l’emergenza
Se 45 sindaci del territorio si ritrovano tutti assieme per chiedere un intervento immediato delle Istituzioni competenti per una soluzione ai danni ed alle problematiche che i cinghiali stanno causando, significa che l’emergenza esiste ed è assolutamente concreta.
La riunione
Mercoledì scorso a Castiglione, alla riunione convocata dal primo cittadino Loris Lovera, c’erano sindaci del torinese, del canavese, del chivassese e anche del chierese. Da tutti è emerso un grido d’allarme: «Fate qualcosa, non riusciamo più a garantire la sicurezza dei nostri cittadini, la situazione sta sfuggendo di mano».
Presenti i rappresentanti di Città Metropolitana e Regione, a cui i Comuni stanno facendo riferimento.
«Oltre ai danni all’agricoltura - spiega il primo cittadino castiglionese Loris Lovera - ci sono seri pericoli anche per gli automobilisti, le persone, visti glli incidenti che questi animali provocano».
Le Amministrazioni hanno convenuto nella presentazione di un documento, sottoscritto da tutti, e poi consegnato all’assessore regionale, che lo porterà all’attenzione della conferenza Stato - Regioni.
La richiesta
La richiesta è quella di una modifica alla legge nazionale sulla caccia, per gli abbattimenti di animali. «Si tratta di una questione di ordine pubblico. Tra le più agguerrite, la sindaca di Sciolze Gabriella Mossetto: «Non siamo più in una situazione critica, ma in una situazione di emergenza. E come tutte le emergenze si deve trovare a breve una soluzione definitiva. Le leggi nazionali, a cui tutti gli enti devono sottostare, devono essere modificate o consentire delle deroghe alle Regioni che si trovano in tali emergenze. L'assessore Regionale Protopapa ha confermato il suo impegno anche su tavoli ministeriali. I suoi collaboratori hanno illustrato il piano che stanno approntando: strumenti per il contenimento, caccia programmata e caccia di selezione. Dopo anni di incontri con Regione, Prefettura, Città Metropolitana che non hanno portato al concretizzarsi di nulla, spero che la Regione Piemonte e la Città Metropolitana si attivino». Sulla questione il vice sindaco della Città Metropolitana Marco Marocco chiarisce: «La nostra volontà c’è , ma la Regione deve metterci nelle condizioni di poter intervenire con il personale necessario. E’ una questione di sicurezza».