Giochi pericolosi a scuola, i ragazzi saltano da un cornicione all’altro

Inoltre, è stato denunciato lo sporco nell'area.

Giochi pericolosi a scuola, i ragazzi saltano da un cornicione all’altro
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Giochi pericolosi a scuola primaria Buozzi, i ragazzi saltano da un cornicione all’altro. Inoltre, è stato denunciato lo sporco nell'area.

Sporco davanti alla primaria

L’area delle scuola primaria Buozzi continua ad essere terreno fertile per vandali e giochi pericolosi.
Lo scorso fine settimana infatti i residenti della zona hanno segnalato che sulla scalinata delle scuole e nell’area limitrofa erano presenti numerose cartacce e bottiglie senza contare poi gli schiamazzi notturni che oramai da molti mesi (per fortuna non in maniera costante) sono causa di profondo disturbo tra gli abitanti di via Maestro Rossi e via Matteotti.
Già la scorsa estate erano stati danneggiati prima la segnaletica stradale poi la bacheca della scuole e infine l’ascensore.
Poi bottiglie e cartacce abbandonate. Tant’è che era stato potenziato l’uso delle telecamere. Ma adesso si è passato anche ad altro...

Giochi pericolosi a scuola

Sono state segnalate e ripresi dalle telecamere alcuni giovani che effettuavano dei giochi pericolosi sui muretti e parapetti della scuola. «E’ molto pericoloso tutto questo - dice il sindaco Paolo Bodoni - saltano da un cornicione all’altro. Ne abbiano le prove.
Capite bene che se qualcuno dovesse cadere allora si potrebbe fare male seriamente.
Faccio un appello ai genitori e ai ragazzi perché questi episodi non si ripetano. Farò posizionare dei cartelli di proprietà privata e sarà recintata la scala e la rampa d’accesso. Dopo di che si andrà nel penale... e non tollererò danni al patrimonio pubblico.
Non è possibile punire questi gesti con lavori socialmente utili perchè non c’è la legge che lo stabilisce. Non comprendo perchè effettuare simili giochi. Chiedo collaborazione.
Se si vuole “saltare” è possibile recarsi all’area fieristica dove è presente una rampa per gli skate, ma qui la situazione è pericolosa. Non ci sono giustificazioni. Come ripeto, faccio un appello ai ragazzi che in alcuni casi non sono neppure “piccoli” di fermarsi a riflettere perché queste azioni possono sfociare in situazioni di pericolo con gravi conseguenze».

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