Gestore del canile minaccia un uomo col martello

Ora l'imputato è a processo.

Gestore del canile minaccia un uomo col martello
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Gestore del canile minaccia un uomo col martello. I fatti risalgono all’11 agosto del 2018. Ora l'imputato è a processo.

Gestore del canile minaccia un uomo

«Ti ammazzo, ti spacco la testa e ti spacco la macchina». Sarebbero queste le parole con le quali, secondo la Procura di Ivrea, Luciano Antonio Sardino, eporediese di 60 anni difeso dall’avvocato Guido Cellerino, avrebbe minacciato un avventore del suo canile di Caluso.

Il processo

Il processo per presunte minacce aggravate si è aperto nella giornata di lunedì 27 gennaio, davanti al giudice Antonio Borretta del Tribunale di Ivrea.
I fatti risalgono all’11 agosto del 2018.
Presso la struttura gestita dall’eporediese, si presentò un uomo di Mercenasco. Il cliente chiese, secondo la Procura, di poter lasciare il cane in affidamento al canile a causa di motivi familiari. Per motivazioni che dovranno essere accertate nel corso del dibattimento, l’imputato a qual punto sarebbe andato in escandescenze e avrebbe proferito diverse minacce nei confronti della parte offesa (che non si è costituita parte civile).
L’aggravante contestata all’eporediese riguarda la presenza di una mazzetta di legno che sarebbe stata brandita dal gestore del canile mente proferiva le presunte minacce.
La fase istruttoria del processo si aprirà lunedì 13 luglio sempre presso il Tribunale di Ivrea. Oltre alla parte offesa, saranno ascoltati anche alcuni volontari della struttura che avrebbero assistito all’acceso diverbio per accertare l’esatta dinamica dell’accaduto.
Sembra dunque non esserci pace per l’eporediese Luciano Antonio Sardino, presidente dal 1995 della Lega Nazionale per la Difesa del Cane (Sezione di Ivrea - Delegazione di Caluso) e responsabile dei Canili di Caluso e Rivarolo Canavese. Nel settembre scorso, infatti, alcuni ex-volontari dell’associazione hanno deciso di fondare un nuovo sodalizio denominato «Quelli del Canile di Caluso» e, tramite un comunicato stampa, hanno attaccato duramente la gestione Sardino. La lunga lettera è finita anche sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica di Ivrea.
L’imputato, però, si è sempre difeso, sostenendo la bontà e la limpidezza dei canili di Rivarolo Canavese e di Caluso.

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