Ex «Ferrhotel», nuova ordinanza di bonifica e sgombero
Lunedì è stato firmato il documento.
Ex «Ferrhotel» di Chivasso è stata emessa una nuova ordinanza di bonifica e sgombero. Non è la prima, speriamo sia l’ultima.
Ex «Ferrhotel» di Chivasso
Non è la prima, speriamo sia l’ultima. Nella giornata di lunedì 24 febbraio, infatti, il dirigente dell’ufficio urbanistica del Comune di Chivasso, Fabio Mascara, e il sindaco Claudio Castello hanno firmato un’ordinanza urgente «Per immediato ripristino delle condizioni di igienicità e di sicurezza del fabbricato sito in via Ceresa angolo via Caluso, ai fini della tutela della pubblica incolumità».
Si tratta dell’ex Ferrhotel, sulla carta in capo ad una società di Milano ma di fatto in stato di totale abbandono, tanto da essere diventato rifugio per disperati di ogni nazionalità.
L'ordinanza
«Sono pervenute innumerevoli segnalazioni - si legge nell’ordinanza - inerenti lo stato di abbandono del fabbricato sito all’angolo di proprietà della «Lion sas» di Milano, il cui socio accomandatario è Marina Angela Chiara Torriello, di Terni, mentre socio accomandante è Maria Rosaria Veccia, di Milano.
A seguito del sopralluogo del 7 novembre 2019 alla presenza di Polizia Municipale, Carabinieri e tecnici dell’ASLTO4 e dell’Area Edilizia e Territorio si è accertato che il fabbricato, ormai in avanzato stato di abbandono, presenta importanti e gravi problematiche di igiene pubblica e di sicurezza per l’incolumità delle persone».
Queste le principali cause: «Molteplici vani sono colmi di rifiuti solidi urbani di vario genere mentre altri sono stati utilizzati come “latrine” ed i pavimenti sono completamente ricoperti da escrementi umani; quotidiano utilizzo come ricovero per senzatetto e persone senza fissa dimora con conseguenti problematiche dovute alla completa assenza di condizioni igieniche e sanitarie di salvaguardia per le persone; infestazione dell’intera area cortilizia da parte di vegetazione spontanea consistente in rovi, piante ed erbe infestanti che, oltre ad arrecare pregiudizio al decoro generale della città, costituisce potenziale causa di insalubrità per il proliferare di popolazioni di roditori, rettili, zanzare ed altre specie di insetti, minacciando in modo significativo la salubrità e l’igienicità delle abitazioni circostanti nonché l’incolumità delle persone in transito sui percorsi pedonali e ciclabili presenti a ridosso e nei pressi del fabbricato; travalicamento dei confini di proprietà con vegetazione rampicante e tappezzante che ha parzialmente conglobato la recinzione esterna in elementi prefabbricati in calcestruzzo armato e che, nei tratti contermini alla via Ceresa ed al marciapiede comunale di via Caluso, costituisce significativo intralcio alla viabilità pubblica sia veicolare che pedonale; presenza di un albero di alto fusto nei pressi della recinzione lato via Ceresa, i cui rami sporgono sulla carreggiata stradale di via Ceresa inglobando, tra l’altro, il cavo aereo dell’allacciamento alla corrente elettrica del fabbricato, costituendo potenziale pericolo per la sicurezza della circolazione veicolare nonché pedonale anche in caso di condizioni atmosferiche avverse, tipiche della stagione estiva».
Gli uffici hanno valutato...
Fatte tutte queste valutazioni, gli uffici hanno valutato «La necessità, da parte del soggetto proprietario, di un intervento urgente e con misure eccezionali» legate a «Una situazione gravemente antigienica dello stabile e la sua non abitabilità per la carenza dei requisiti minimi, oltre che l’inagibilità per possibili rischi alla sicurezza di quanti vi potrebbero accedere, con la contestuale richiesta di un urgente ed immediato trattamento di bonifica e di derattizzazione e disinfestazione dell’area» dove si sono verificati «avvistamenti di topi e serpenti». A questo punto, alla Lions sas è stato imposto di «Provvedere all’allontanamento di tutte le persone presenti all’interno dell’immobile di cui trattasi, anche avvalendosi dell’intervento della Forza Pubblica, e di provvedere all’adozione di tutte le misure ed opere necessarie ad impedire l’accesso incontrollato al fabbricato sopra descritto nonché all’area esterna di pertinenza; di provvedere ad un urgente ed immediato trattamento di bonifica e di derattizzazione e disinfestazione dell’area da effettuarsi a cura di ditta specializzata, nonché la bonifica dei locali interni al fabbricato a cui si dovrà impedire l’accesso ai non autorizzati in modo certo attraverso la chiusura e sigillatura di tutte le aperture; di provvedere alla completa rimozione delle ulteriori condizioni di degrado che attualmente caratterizzano l’area in proprietà; di rimuovere totalmente, con le modalità previste dalle vigenti leggi in materia, tutti i rifiuti presenti all’interno dello stabile e del perimetro di proprietà con successivo loro conferimento alle discariche autorizzate; la chiusura di tutte le aperture dello stabile in discorso, al fine di impedire a soggetti terzi l’accesso; l’attuazione di tutte le misure ed opere necessarie all’ottemperanza, da parte del soggetto sopra generalizzato, al presente provvedimento entro e non oltre 30 (trenta) giorni».