Violenza sessuale su una bambina, arrestato chivassese
Filippo Gigliotti, pensionato di 59 anni, ora si trova in carcere a Biella.
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Violenza sessuale su una bambina, arrestato chivassese.
Violenza sessuale su una bambina
Articolo 609bis del Codice Penale: «Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da sei a dodici anni».
Queste le pesantissime accuse di cui deve rispondere Filippo Gigliotti, nato il 9 giugno del 1961 e arrestato il giorno dopo il suo compleanno dai carabinieri di Verolengo (coordinati dal Brigadiere Pierpaolo Coniglio).
I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Ivrea, Pm Chiara Molinari e Gip Ombretta Vanini.
L'avvio delle indagini
La vicenda, molto complessa, ha visto impegnati i carabinieri della Compagnia di Chivasso, al comando del Capitano Luca Giacolla, a partire dal giorno di Pasquetta.
Ed è stato proprio lunedì 13 aprile che i militari hanno iniziato ad indagare per la prima volta sulla vicenda, chiamati dai famigliari della bambina che avevano appena saputo (da lei stessa e per puro caso) delle attenzioni di Gigliotti.
L'arresto
Da quel giorno Filippo Gigliotti ha lasciato Verolengo per Chivasso, ospitato da un parente, ed è qui che la scorsa settimana i carabinieri lo hanno raggiunto per poi accompagnarlo in carcere a Ivrea, dove è rimasto fino all’interrogatorio di garanzia e il successivo trasferimento a Biella nella sezione riservata al recupero dei «sex offender».
Ad oggi, l’udienza di convalida non è stata ancora eseguita.
L'impianto accusatorio
Gigliotti ha da subito negato con forza ogni accusa, cercando di contestualizzare in modo diverso quanto raccontato dalla bambina e ricostruito in questi mesi dagli inquirenti.
E se si è arrivati all’ordinanza di custodia, vuol dire che il materiale è stato giudicato «consistente» dalla Procura.
Pur non potendo entrare nei dettagli, Gigliotti è accusato di essersi masturbato davanti alla dodicenne, e di averle anche chiesto di toccarlo nelle parti intime. Ci sono anche altri episodi, ma tutti da verificare.
Vi è poi il nodo di almeno una fotografia «inequivocabile», che la bambina dice di aver ricevuto da Gigliotti, che invece sostiene di averla voluta mandare (su richiesta) ad una sua amica maggiorenne.
Le accuse, come detto, sono pesantissime, e sicuramente gli avvocati del verolenghese combatteranno in tribunale a suon di perizie anche per evitare a Gigliotti una condanna che può arrivare a dodici anni.
Si indaga sul passato
In queste settimane la bambina sarebbe stata sentita più volte in luogo protetto, ed avrebbe raccontato una serie di episodi che risalgono addirittura al 2017, quando aveva poco più di 10 anni.
Le indagini, ovviamente, continuano, e gli inquirenti sentiranno anche altre persone nel tentativo di capire tutti i dettagli di una storia terribile, che in ogni caso segnerà per sempre la vita dei protagonisti.