A CRESCENTINO

Ferrero contro Greppi, il Comune compra l'ex oratorio

Il sindaco Ferrero non vuole sentire storie.

Ferrero contro Greppi, il Comune compra l'ex oratorio
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L’ex oratorio di via San Giuseppe a Crescentino è materia di polemica, politica, in città. E' scontro tra il sindaco Vittorio Ferrero e il capogruppo Fabrizio Greppi.

Ex oratorio, è scontro

L’ex oratorio di via San Giuseppe a Crescentino è materia di polemica, politica, in città. Naturalmente l’opposizione guidata dall’ex sindaco Fabrizio Greppi non ci sta a questo investimento che lui stesso ritiene un «bagno di sangue».
Consigli che Greppi ritiene importanti per l’Amministrazione Ferrero, parole dure per cercare di dissuadere la Giunta a fare un acquisto secondo lui inutile visto che nel patrimonio comunale entrerebbe un rottame.

Le parole del sindaco

Ma il sindaco Vittorio Ferrero non ci sta: «Ringrazio Greppi dei suoi consigli ma dubito della loro vera efficacia. Se non ricordo male, era proprio lui sindaco nel 2004 quando si finalizzo l’acquisto dell’immobile “Suore della carità” per 650mila euro con un mutuo da 50mila euro che pagheremo fino al 2025. Peccato che l’edificio è da oltre 10 anni per tre quarti inutilizzato: pensate che avevano anche realizzato un impianto antincendio da 100 mila euro che non è servito a nulla. Quindi caro Greppi la morale falla a te stesso, non a me».
«Avevate dei progetti e delle visioni su quell’edificio che in 10 anni di Amministrazione non sei riuscito a portare a termine. - spiega ancora Ferrero parlando dell’ex “Suore della carità” - Io sono convinto della mia idea sull’area dell’oratorio di via san Giuseppe: è il punto principale per iniziare un percorso di riqualificazione e valorizzazione del nostro centro storico. Greppi, lei dice che non servono aree urbane quando secondo me un nuovo spazio urbano con parcheggi è necessario come il pane per il nostro centro storico. La mia visione è chiara come è decisa la volontà di arrivare all’obiettivo: ne riparleremo ad investimento terminato.
Il giudizio lo lascio ai posteri e, con un po’ di ambizione, dico a lei Greppi che questa Amministrazione darà finalmente anche un senso all’immobile delle Suore della carità».

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