Un malore improvviso stronca la vita del custode del Santuario
Rocco Bellofatto aveva 72 anni.

E’ la tarda mattinata di martedì 28 luglio quando a Crescentino si diffonde la notizia della morte di Rocco Bellofatto all’età di 72 anni. Lui, custode da molti decenni del Santuario della Madonna del Palazzo della città, infatti, si sentiva poco bene quando il parroco, don Edoardo Swiathowski, gli ha consigliato di andare in casa e di riposarsi un attimo.
Un malore improvviso stronca la vita del custode del Santuario
E’ la tarda mattinata di martedì 28 luglio quando a Crescentino si diffonde la notizia della morte di Rocco Bellofatto all’età di 72 anni. Lui, custode da molti decenni del Santuario della Madonna del Palazzo della città, infatti, si sentiva poco bene quando il parroco, don Edoardo Swiathowski, gli ha consigliato di andare in casa e di riposarsi un attimo. Ma poco dopo, non vedendolo tornare, il parroco è entrato nell’abitazione e ha trovato il suo corpo senza vita.
Di Rocco ora rimangono i tanti ricordi, i momenti con lui trascorsi in quella che era diventata la sua casa, quel luogo di culto simbolo di fede importante per la città.
Rocco, infatti, da decenni era il custode del Santuario della Madonna del Palazzo, era lui che controllava ciò che avveniva nella proprietà della Curia, che apriva e chiudeva il luogo di culto.
Inoltre, per molti anni, ha anche gestito quel bar che era presente all’interno del parco, quel locale che è poi stato abbattuto per realizzare il nuovo oratorio parrocchiale.
I ricordi
«Ha trascorso molti anni della sua vita al Santuario - ricorda Maria Savoia - Lui abitava nella casa del custode. Era una persona buono, sempre disponibile. Rocco faceva sempre tutto il possibile per aiutare il prossimo.
Era da poco tornato dalla sua vacanza al mare. Infatti, solo pochi giorni fa, io e mio marito Michele, l’avevamo raggiunto ad Arenzano, dove lui era con il suo camper, per trascorrere un pomeriggio insieme. Proprio in quella occasione mi aveva confessato la grande voglia di cambiare camper e di vivere la sua vita alla giornata».
Maria, infatti, ricorda il grande amore di Rocco per i camper, viaggiava sempre con la sua casa mobile. E anche la sua passione per la musica, in maniera principale per la batteria. Infatti, passando nei pressi della sua abitazione era facile sentirlo suonare.
«Da quando abbiamo cominciato le iniziative parrocchiali al Santuario è sempre stato disponibile con noi. - spiega il vicesindaco Luca Lifredi - Me lo ricordo quando andavo ad allestire il presepe, era sempre attento. Un collaboratore, una figura centrale nella gestione di questo Santuario: anche per i piccoli lavori. Rocco era sempre presente, era un punto di riferimento.
Era un personaggio indistinguibile. Dispiace alla città la perdita di questo uomo che anche durante la festa ha sempre dato il suo contributo».