Il sindaco scrive al Ministro Azzolina: "Voglio una sezione in più"
Il primo cittadino spiega che non può avere aule con 30 studenti.
Il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero scrive al Ministro Lucia Azzolina: "Voglio una sezione in più, non possiamo avere classi con 30 alunni".
Il sindaco scrive al Ministro Azzolina
In questi mesi di emergenza sanitaria si è parlato tanto, e se ne parla ancora tutt'ora perché il Covid19 non è stato certo debellato, di distanziamento sociale. Si chiede ai cittadini, anche ai più piccoli, di non avvicinarsi, non abbracciarsi e baciarsi. Si chiede di stare distanti almeno un metro e mezzo, di indossare la mascherina. Tutte misure necessaria per cercare di contrastare questo virus per il quale oggi non esiste ancora una medicina, un vaccino. Eppure a Crescentino, città provata per via dei numerosi decessi, città che sta provando a rialzarsi e guardare al futuro nel rispetto delle direttive sia nazionali che regionali, trova un muro proprio nelle Istituzioni. Non riesce a farsi sentire da chi dovrebbe invece aiutarla a trovare una soluzione anche in ambito scolastico. Da settimane, infatti, il sindaco Vittorio Ferrero, insieme alla sua Amministrazione, si sta confrontando anche attraverso dei sopralluoghi, con la dirigenza scolastica per individuare gli spazi necessari per ospitare, dal 14 settembre prossimo, gli studenti. Soluzioni difficili che vedono il Comune approvare provvedimenti quali l'abbattimento di muri, creazione di nuovi ingressi e quant'altro. Ma la loro unica richiesta, invece, non è stata accolta.
"Voglio una sezione in più"
«Ho scritto al Ministro all'istruzione Lucia Azzolina, all'ufficio scolastico regionale e anche a quello della Provincia di Vercelli - spiega il primo cittadino Vittorio Ferrero - Si tratta di una lettera nella quale ribadisco la nostra necessità di ottenere una prima media in più rispetto agli anni scorsi. Abbiamo bisogno di una quinta sezione per non avere classi composte da 30 studenti, non possiamo avere così tanti studenti quando proprio dall'alto viene richiesto il distanziamento sociale. Chiedendo un ulteriore sezione vuol dire assumere dei docenti e del personale Ata: questo il Ministero e il Provveditorato non riescono a farlo? Non ne sono capaci? Forse no visto che se non lo fanno tutto ricade sugli ultimi della fila, cioè noi sindaci e i dirigenti scolastici, cioè su coloro che in questo caso non hanno alcun potere decisionale. Così noi sì, in venti giorni dobbiamo abbattere muri, trovare soluzioni per rispettare delle metrature (ad oggi nemmeno ancora confermate in maniera definitiva visto che alle diverse quelle proposte) e adibire anche le palestre eventualmente ad aule, ma loro non possono autorizzare una nuova sezione con nuovi insegnanti? Ripeto, e lo ripeterò, noi abbiamo bisogno di una sezione ulteriore alla scuola media».