Da monumento a wc per i cani
La polemica sulla lapide in ricordo di don Bianco.
![Da monumento a wc per i cani](https://primachivasso.it/media/2020/09/lapide-e1601037287533-420x252.jpg)
Da monumento a wc per i cani. La lapide in ricordo di don Bianco ora è stata posizionata a terra, nell’area verde che ricorda il sacerdote.
Il monumento in ricordo di don Bianco
Era l’autunno del 2016 quando il sindaco Fabrizio Greppi aveva deciso di intitolare l’area del parco giochi di viale IX Martiri a don Giuseppe Bianco. Un personaggio molto importante, nato nel 1889 e deceduto nel 1971, ordinato sacerdote nel 1914 e undici anni più tardi giunto in parrocchia a San Grisante. Un parroco che ha realizzato diverse opere monumentali quali l’ampliamento del cimitero, la piazza antistante la chiesa parrocchiale con il monumento a don Bosco in marmo di Carrara oltre alle quindici statue che fiancheggiano la strada che porta al Santuario, il campanile e l’asilo infantile. Uomo di chiesa che nel corso della Seconda Guerra Mondiale aveva deciso di ospitare una ventina di sfollati nell’asilo, tra cui alcuni ebrei che aveva così salvato dal campo di concentramento mettendo a rischio la sua vita. E poi nel 1958 ha donato alla città il campannone collocato sulla torre civica. Un uomo, insomma, importante che l’Amministrazione Greppi aveva deciso di ricordare realizzando un monumento al centro del parco con sopra fissata una lapide.
La lapide ora è un wc per cani
Un momento importante per la comunità che ricordava un altro pezzo importante della storia locale.
Ma oggi, quel monumento che eravamo abituati a vedere in quel parco giochi molto frequentato, anche per via della vicinanza ai plessi scolastici, non c’è più. O meglio non c’è più da quando sono terminati gli interventi di sistemazione previsti dall’Amministrazione comunale guidata da Vittorio Ferrero.
L’unico resto rimasto di quel monumento è la lapide anche se non è molto visibile e anzi è posizionata anche in un posto molto triste. Sì, qualcuno dirà ma è proprio all’ingresso del parco, peccato che questa sia a terra. «Un posto indegno» è stato definito da alcuni genitori che frequentano l’area verde. E c’è chi addirittura dichiara di aver già visto qualche cane fare lì i propri escrementi. Effettivamente posato lì, non può che diventare la toilette per cani e gatti.
Un vero peccato perché si tratta di un monumento, di un bene realizzato per ricordare una persona che ha «lavorato» per il bene dell’intera comunità, di un parroco che si è contraddistinto nonostante anche il periodo storico non certo facile.
E oggi c’è chi si chiede quando l’Amministrazione comunale comprenderà l’errore che ha fatto, oltre aver buttato via soldi pubblici per la costruzione in muratura poi abbattuta, e correrà ai ripari riponendo questa lapide in un posto più consono.