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La denuncia: «Hanno cercato di rapinarmi sul'autostrada A4 Torino-Milano»

Brutta avventura nei giorni scorsi per la livornese Marta Corgnati.

La denuncia: «Hanno cercato di rapinarmi sul'autostrada A4 Torino-Milano»
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«Hanno cercato di rapinarmi in autostrada». Brutta avventura nei giorni scorsi per la livornese Marta Corgnati, che sulla Torino-Milano, all’altezza dell’uscita di Chivasso centro.

«Hanno cercato di rapinarmi sul'autostrada A4 Torino-Milano»

«Hanno cercato di rapinarmi in autostrada». Brutta avventura nei giorni scorsi per la livornese Marta Corgnati, che sulla Torino-Milano, all’altezza dell’uscita di Chivasso centro, è stata suo malgrado protagonista di un brutto episodio.

Il racconto

«Ho sorpassato un’auto grigia e ho sento una forte botta sopra la ruota anteriore destra. Il conducente ha iniziato a farmi i fari, ingenuamente ho pensato mi volesse avvisare che qualcosa non andava, così ho rallentato e i fari da dietro diventavano sempre più insistenti», racconta la studentessa, laurenda in psicologia clinica. All’altezza di una piazzola la Corgnati ha accostato e la macchina si è fermata dietro di lei. «Per fortuna ho avuto la prontezza di non scendere. In compenso un ragazzo giovane, non italiano e con la faccia non raccomandabile è sceso dall’altra auto e si è diretto verso al lato passeggero, su cui avevo poggiato la mia borsa: d’istinto ho chiuso le portiere», prosegue. A quel punto il ragazzo prova ad aprire la portiera: «Quando si è accorto che era chiusa mi ha chiesto dell’acquae lì ho avuto la certezza che non aveva buone intenzioni, così sono ripartita immediatamente». La Corgnati ha raccontato l’episodio su Facebook, incassando migliaia di condivisioni, e ora spiega: «L’unico rammarico è non essere riuscita a segnarmi il numero di targa: ho subito avvisato la Polizia ma essendo una tentata rapina non possono neanche visualizzare le registrazioni delle telecamere. Ho raccontato pubblicamente ciò che mi è accaduto solo per allertare le persone e per evitare che qualcun’altro possa cadere nella loro trappola».

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