si tratta di circa 100 mila euro

Con quei soldi doveva pagare le imposte dei clienti e invece li usava per fare shopping

La consulente finisce nei guai insieme al figlio.

Con quei soldi doveva pagare le imposte dei clienti e invece li usava per fare shopping
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Indagine della Guardia di Finanza

Grande lo stupore dei titolari di un’impresa di logistica astigiana quando hanno cominciato a vedersi recapitare delle ingiunzioni di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate per mancati versamenti delle imposte.

Loro quelle imposte le avevano pagate, o meglio, avevano versato alla loro consulente amministrativa, R. V. D. di 64 anni, astigiana,  le somme che servivano per saldare quanto dovuto al Fisco ed erano in possesso delle ricevute che la professionista, di volta in volta, compilava e restituiva.

La denuncia

Discussioni con l’Agenzia delle Entrate fino alla svolta con la denuncia alla Procura delle Repubblica che ha incaricato la Guardia di Finanza di fare luce su questo “mistero”.

Soldi usati per lo shopping personale

E quanto è emerso dalle indagini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria è stato sorprendente, per i titolari dell’impresa ignari di quanto fosse stato fatto con i loro soldi destinati alle tasse: la consulente aveva sempre consegnato loro delle false ricevute di versamento, realizzate al computer mentre in realtà le somme che le erano state versate, e parliamo di circa 100 mila euro in cinque anni, erano servite a soddisfare i suoi “capricci” personali di shopping.

Un accertamento che è confortato da numerosi accessi bancari sui conti e le movimentazioni di denaro della professionista e da perizie infomatiche sui computer in uso ad essa. Con lei è risultato coinvolto anche il figlio: entrambi sono stati denunciati per i reati di falso documentale e ruffa. Sono stati sequestrati anche i loro conti correnti dove sono state trovate somme solo per 17 mila euro.

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