Il Covid19 ferma le giostre, scatta la protesta
Tra loro anche il foglizzese che racconta quanto sta vivendo.
Era la mattina di giovedì 22 ottobre 2020 quando Piazza del Popolo, a Roma, è stata invasa da centinaia di «artigiani del divertimento» per esprimere al Parlamento l’allarme di un settore duramente colpito dalle restrizioni della pandemia.
Il Covid19 ferma le giostre, scatta la protesta
Era la mattina di giovedì 22 ottobre 2020 quando Piazza del Popolo, a Roma, è stata invasa da centinaia di «artigiani del divertimento» per esprimere al Parlamento l’allarme di un settore duramente colpito dalle restrizioni della pandemia. Lavoratori di spettacoli itineranti, giostrai di luna park ma anche circensi e animatori sono giunti da tutta Italia e pure da Foglizzo.
Le parole di un imprenditore
«Sono andato anch’io per dire che abbiamo bisogno di lavorare - riferisce un portavoce della categoria, Matteo Lembo, foglizzese nonché gestore di giostre per bambini - Abbiamo detto che va tutelato il nostro diritto al lavoro e sono necessari sostegni economici mirati alle nostre imprese che non hanno potuto lavorare in questi mesi. A riceverci sono stati i Ministri fra i quali la Deputata Renata Polverini che ha garantito lo stanziamento di qualche migliaia di euro a favore della nostra categoria». A spiegare la situazione drammatica, è il figlio Fabio Lembo. «Il nostro settore non è mai ripartito, siamo fermi da marzo- spiega Fabio- Nonostante il Governo ci abbia concesso di lavorare nei mesi estivi, non tutti i Comuni ci hanno dato la possibilità di lavorare e ci siamo limitati a fare tre o quattro feste nel Canavese, nonostante tutte le spese per adeguarci alle linee guida e ai protocolli di sicurezza necessari all’attività. Siamo comunque contenti che a Foglizzo il sindaco Fulvio Gallenca ci abbia concesso il luna park quest’estate. Logicamente, in questo momento di grave pandemia è giusto fermare le nostre attività con però un sostegno economico».