Vittoria dell’Amministrazione: incassati i soldi della Scet
Dopo tanto lavoro, lo Stato ha versato le quote di Imu e Tasi che erroneamente erano state pagate a Roma.
Un'altra vittoria per l'Amministrazione comunale guidata da Antonio Magnone. Infatti. il Comune riesce ad incassare i soldi della Scet.
La vicenda di Scet
Correva l’anno 2011 quando una delle fabbriche più importanti di Rondissone chiudeva i battenti. La storica Scet, quell’azienda nei pressi del casello dell’autostrada Torino-Milano, era fallita e solo dopo numerosi anni, grazie anche all’intervento di professionisti del territorio, i fabbricati sono stati acquistati all’asta. Edificio che ad oggi, anche a causa degli ultimi eventi, non è ancora stata presa alcuna decisione in merito. E se questo fosse l’unico problema, al Comune di Rondissone potrebbe non importare molto. Ma in realtà c’è una questione che tocca da vicino le casse del Municipio. Quale? Il mancato versamento delle quote Imu e Tasi per gli anni pregressi al Comune ma pagate, per un cavillo, dal curatore fallimentare allo Stato. Pertanto nulla è entrato nelle casse comunali.
Il vicesindaco Cambursano
«Mi sono interessato direttamente già con la precedente amministrazione a far si che venisse fatta richiesta allo Stato quanto erroneamente versato - spiega il vice sindaco Davide Cambursano - Nel nostro mandato abbiamo proseguito nell’intento con tutti gli atti necessari per cercare di rientrare del dovuto anche se non vi erano molte speranze, ma la perseveranza ha dato i suoi frutti. Lunedì sono stati bonificati i primi 95 mila euro come acconto, mentre come si apprende dal sito del Ministero in totale dovranno arrivare circa 210 mila euro di versamenti errati fatti all’erario e non al comune in seguito all’emanazione dei continui accertamenti. Una vera boccata di ossigeno per le casse comunali, ed un ottimo risultato ottenuto con il lavoro costante degli uffici ragioneria oltre che dagli amministratori».
Controlli su tutti i fabbricati
I controlli e gli accertamenti stanno proseguendo anche su tutti gli altri fabbricati. Il messaggio dell’Amministrazione Magnone è: «Tutti devono pagare, non solo qualcuno, questo è il principio che sta alla base della collettività e della società. Se tutti pagano riusciremo a cambiare in meglio il nostro paese, in caso contrario il bilancio sarà sempre in sofferenza e si potrà fare poco, la normale amministrazione. Ovviamente, come è stato già fatto e come si continuerà a fare, l’Amministrazione e l’ufficio ragioneria sono sempre disposti ad accogliere richieste di dilazione di pagamenti, nel rispetto di quanto previsto dal relativo regolamento comunale».