Materna inagibile, l’ingegnere: «Il problema è soltanto il tetto»
E’ questo il tema predominante del Consiglio comunale che si è svolto nella serata di venerdì 27 novembre.
Scuola materna Ortensia Marengo di Cigliano. E’ questo il tema predominante del Consiglio comunale che si è svolto nella serata di venerdì 27 novembre.
Scuola materna inagibile
Scuola materna Ortensia Marengo di Cigliano. E’ questo il tema predominante del Consiglio comunale che si è svolto nella serata di venerdì 27 novembre. Un Consiglio richiesto dalle minoranze per interloquire con l’ingegner Giancarlo Furno che su mandato dell’Amministrazione Marchetti ha svolto l’attenta analisi.
La relazione dell'ingegnere
Ed è stato proprio Furno a spiegare la situazione dello stabile: «Il quadro fessurativo si era già presentato due anni prima del 2019 e gli interventi effettuati non hanno risolto il problema che c’era. Alla fine dell’anno scorso io sono stato interessato per un quadro fessurativo per escludere che creasse problemi per l’incolumità dei bambini e degli insegnanti. Ho ricreato il modello della struttura assoggettandolo ai carichi che erano previsti. Inoltre, dal 2003 l’Italia non sismica lo è diventata dunque bisognava tener presente che le situazioni erano cambiate. Il Comune ha fatto così fare uno studio tecnico economico che è solo al primo stadio. L’incarico era limitato a capire la causa delle lesioni così appariscenti e di definire l’intervento e il suo relativo costo. L’analisi non ha evidenziato problemi gravi per le fondazioni. In un secondo tempo siamo saliti nel sottotetto e lì si è compresa la reale problematica della scuola. E qui io ho previsto la chiusura dell’immobile. Era luglio. L’inagibilità non è legata alle fondazioni ma alla cattiva esecuzione del tetto: ci sono delle travi che si appoggiano su pilastrini per pochi centimetri oltre alla presenza di cunei di legno. Una minima scossa di terremoto può creare un grave danno all’edificio. Più volte si è creata confusione sulle cause della chiusura: ribadisco non sono le fondazioni, solo ed esclusivamente il tetto».
Il dibattito
Nel corso del dibattito, tra Furno e i consiglieri di opposizione, è saltato fuori che l’ingegnere non aveva alcune documentazioni che, come ha spiegato il capogruppo Flavio Ranalli: «Non sono presenti in Comune ma esistono».
Ma Furno ha comunicato un altro aspetto sul quale la minoranza ha battagliato contro il Comune: «Per eliminare tutte le lesioni potrebbe essere necessario un investimento tra i 150 e 160 mila euro mentre come tempistica per la realizzazione del tetto circa 2 o 3 mesi. Per le fondazioni occorrono una quindicina di giorni».
E dunque le opposizioni si domandano come mai, da quando si è scoperto il problema ad oggi ancora nulla è stato fatto sull’Ortensia Marengo ma si sta spendendo tempo e denaro per spostare temporaneamente gli studenti dell’infanzia all’Istituto comprensivo.
Caso Commissione
Sempre le opposizioni, inoltre, avevano richiesto di istituire una commissione straordinaria per l’Ortensia Marengo. Una richiesta che aveva visto il voto favorevole dei quattro consiglieri di opposizione, il voto contrario del sindaco e due sue consiglieri mentre tutti gli altri si erano astenuti. In quel momento, il segretario aveva confermato che la Commissione era istituita. E gli schieramenti erano giunti anche all’accordo di nominarne i componenti nella seduta di lunedì 30 novembre. Peccato che nel Consiglio di lunedì sera si è scoperto che vi era stato un errore di interpretazione e dunque, visti i voti, non era passata. Ma l’opposizione non molla, e chiederà nuovamente la convocazione del Consiglio comunale per richiedere, ancora, la Commissione.