Zona rossa a Natale: passa la "linea dura", oggi la decisione
L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile il numero di contagi.
Si va verso Italia tutta zona rossa o arancione dal 24 al 3 gennaio, forse fino al 6. Con poche deroghe per le messe e per consentire ai congiunti stretti di andare a trovare genitori o nonni anziani, stabilendo un numero massimo di persone che possano spostarsi, probabilmente due. Come riporta PrimaTorino.it
Zona rossa a Natale: la "linea dura"
Nei giorni 24, 25, 26, 27 dicembre, più 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio si aggiungeranno anche l'impossibilità di uscire dal proprio Comune e saranno totalmente chiusi bar, ristoranti e negozi.
Oggi, giovedì 17 dicembre, la decisione ufficiale: queste le indiscrezioni trapelate questa mattina, giovedì 17 dicembre 2020, dopo la nottata di febbrili consultazioni, che hanno visto prevalere in Consiglio dei ministri la "linea dura" sposata in particolare dai dem Franceschini e Boccia e da Speranza, col sostegno dei governatori regionali per i quali l'incubo è una terza ondata a gennaio in grado di dare una mazzata esiziale ai sistemi sanitari locali.
Le ipotesi
Al momento, restano sul tavolo dell’Esecutivo anche altre ipotesi. Ma ricapitolando, due sembrano gli scenari più probabili:
- Zona rossa estesa per tutto il periodo, dalla Vigilia alla Befana
- Zona arancione ovunque dal 24 al 6, che diverrà rossa negli "8 giorni cruciali" (24, 25, 26, 27, più 31, 1, 2 e 3)
L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile il numero di contagi e di persone ricoverate per farsi trovare pronti in occasione della ripartenza delle attività dopo le feste. Una ripartenza che preoccupa sempre più Palazzo Chigi, che starebbe rivalutando secondo indiscrezioni anche la riapertura delle scuole il prossimo 7 gennaio.
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