«La Piccola Lourdes resta proprietà della parrocchia. La Onlus non uscirà di scena»
ll parroco don Mario Perlo illustra l’attuale situazione.
«Sono 20 anni da quando, don Luigi Manassero, in obbedienza all'Arcivescovo di Torino, trasferiva la gestione della Casa di Riposo, dalla parrocchia alla Onlus “Piccola Lourdes” che proprio nel 2000 veniva costituita, chiamando a collaborarvi un gruppo di laici di sua fiducia».
Il discorso di don Mario Perlo
Ecco il discorso del parroco, don Mario Perlo e presidente della Onlus - «Alcuni di loro fanno ancora parte del consiglio di amministrazione e io come presidente, li ringrazio per il carico non piccolo di responsabilità e di impegno svolto nella gratuità. Non ultimi, vanno ricordati i direttori di struttura, il direttore sanitario, i medici, senza dimenticare i benefattori, piccoli e grandi, che non hanno mai fatto mancare, fin dalla fondazione, le loro offerte. Anche la popolazione di Brandizzo, a partire dalle amministrazioni comunali succedutesi, ha dato il suo sostegno tangibile Ringrazio quanti hanno accettato e ricordo che nel 1984, don Manassero, pensando al futuro, anticipava i disegni della Provvidenza: “Insieme all’affluire delle offerte, sarebbe bello che affluissero delle persone degne di fiducia che amministrino queste offerte. Non vedo l’ora di cedere ad altri il portafoglio, non solo dell’amministrazione della Casa di Riposo, anche della parrocchia. Per questo occorreranno persone umili, intelligenti, disinteressate. Il Signore ci manderà anche queste!”».
L'arrivo del Covid
«Nel frattempo è arrivato il Covid che ha investito la struttura provocando decessi di ospiti, contagi, limitazioni e restrizioni; le ultime sono state fronteggiate e risolte con l’impegno della direzione e del personale che, in tale occasione, ha dimostrato ancora una volta tutto il suo impegno non lesinando sforzi e sacrifici. Il sostanziale equilibrio fra costi e ricavi, che aveva consentito alla Casa di sostenere, a differenza della maggioranza delle RSA, una gestione diretta del personale, non è più apparsa possibile, pena un inesorabile declino. Pur avendo esplorato varie soluzioni, si è quindi addivenuti, con il consenso dell’Arcivescovo e dei suoi Vicari, alla determinazione di procedere ad una esternalizzazione della gestione per cui sono in corso le procedure per il passaggio al nuovo soggetto gestore e alla forma contrattuale più idonea» - afferma don Mario.
La Rsa resta della parrocchia di Brandizzo
«Sottolineo con forza che la proprietà della Casa rimane e rimarrà della parrocchia di Brandizzo. Ogni notizia in cui si affermi che essa sia stata ceduta a terzi è falsa e senza fondamento. Volendo, come si è sempre fatto, improntare i rapporti con tutti i soggetti coinvolti in uno spirito di dialogo e massima trasparenza, fin dal 30 ottobre 2020, la decisione è stata comunicata al personale, poi al sindaco e alle organizzazioni sindacali. Con queste ultime sono state avviate le trattative previste in tali casi dalla legge e che coinvolgeranno anche il nuovo gestore, appena ad esso sarà ufficialmente comunicato l’affidamento. Garantito l’impegno della Onlus per mantenere i livelli occupazionali e retributivi del personale; mantenere e incrementare la continuità e la qualità delle prestazioni agli ospiti secondo lo stile e lo spirito del Fondatore della Casa, che la Onlus ha continuato. La sfida che abbiamo di fronte non è semplice e impegna tutti. Ed è quella di riuscire, anche in una gestione esternalizzata, che peraltro costituisce ormai la norma in moltissime Case di Riposo. Per questo affermo che la Onlus non esce di scena, essa, rinnovata e ringiovanita, continuerà ad esercitare funzioni di controllo e sorveglianza sull’andamento generale della Casa e sulla qualità delle prestazioni erogate agli ospiti. Mi affiancherà e consiglierà nei rapporti con il gestore. In tal senso, si stanno studiando clausole da inserire nel contratto e un regolamento che dettagli le competenze» - conclude don Mario.