Infermiera non vuole vaccinarsi, interviene il marito che aggredisce verbalmente le colleghe
E' scattata una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

I carabinieri stazione di Cigliano hanno deferito un 56 enne del posto per interruzione di pubblico servizio.
I fatti
L’altra mattina è giunta alla stazione carabinieri di Cigliano una richiesta telefonica di intervento da parte di un’infermiera del centro prelievo di Cigliano che chiedeva aiuto poiché all’interno era presente un esagitato che stava disturbando e non consentiva le operazioni di prelievo di sangue ed altri liquidi biologici alla numerosa utenza in attesa.
L'intervento dei carabinieri
Sul posto è giunto il Comandante della stazione che ha constato la veridicità della richiesta. Ha poi identificato un 56 enne di Cigliano il quale era intervenuto su richiesta della moglie, un’infermiera, poiché costei aveva litigato animatamente con altre due colleghe in quanto quest’ultime avevano cercato, invano, di convincerla a vaccinarsi contro il covid-19, ma lei si era rifiutata energicamente e notevolmente arrabbiata tanto da contattare e far intervenire il marito in sua difesa. L’uomo, appena giunto, tuttavia, ha cominciato ad aggredire verbalmente una delle altre due infermiere, discussione continuata per diversi minuti, creando un grave disservizio al laboratorio e disagio agli utenti in attesa del prelievo e solo dopo opera di convincimento, esercitata dal Comandante della stazione, l’uomo si è allontanato dal centro prelievi e ha permesso così che le operazioni potessero riprendere. L’attività sanitaria, infatti, è rimasta sospesa per circa un’ora creando un’interruzione ingiustificata che veniva rapportata alla Procura della Repubblica di Vercelli a cui si deferiva in s.l. il 56 enne per interruzione di pubblico servizio. Le due infermiere si riservavano di adire alle vie legali in un secondo tempo per le offese ricevute dal marito della collega.