CRESCENTINO

Cinghiale al parco, «La Regione intervenga, non aspettiamo il morto»

Le parole del capogruppo di opposizione Fabrizio Greppi.

Cinghiale al parco, «La Regione intervenga, non aspettiamo il morto»
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E’ sabato pomeriggio (30 gennaio 2021) quando all’interno del Parco Tournon di Crescentino è stato visto un cinghiale, non di grandi dimensioni, correre all’interno dell’area verde. Immediatamente la popolazione residente, perché l’area verde nasce proprio nel cuore di un’area residenziale vicina ad alcune attività commerciale e anche alla linea ferroviaria Chivasso-Alessandria, ha lanciato l’allarme.

Cinghiale al parco

E’ sabato pomeriggio (30 gennaio 2021) quando all’interno del Parco Tournon di Crescentino è stato visto un cinghiale, non di grandi dimensioni, correre all’interno dell’area verde. Immediatamente la popolazione residente, perché l’area verde nasce proprio nel cuore di un’area residenziale vicina ad alcune attività commerciale e anche alla linea ferroviaria Chivasso-Alessandria, ha lanciato l’allarme. Immediato l’arrivo della polizia municipale e del vicesindaco Luca Lifredi. Il parco è stato immediatamente chiuso, all’interno non vi era nessuno se non le persone che cercavano di catturare l’esemplare per rinchiuderlo in una gabbia e trasportarlo in un’area boschiva dove liberarlo. Peccato che l’animale sia scappato scavalcando la recinzione facendo poi perdere le sue tracce.

«La Regione intervenga, non aspettiamo il morto»

Ma a fronte di questa situazione, dove molte persone si sono preoccupato per l’arrivo di un cinghiale vicino alle abitazioni (venerdì un altro animale è stato visto nell’area del campo sportivo). Interviene il capogruppo d’opposizione Fabrizio Greppi che spiega: «

Non do nessuna responsabilità al Comune però i cinghiali sono come i colombi, una piaga sempre più diffusa e incontenibile. Il fatto che un cucciolo sia arrivato nel cuore della città non è un aspetto positivo, anzi bisogna ringraziare che non abbia attaccato nessun bambino perché con i loro canini potevano squarciarli facilmente. Bisogna ringraziare che attraversando le strade nessuno sia stato travolto o che nessuno l'abbia investito se no alla faccia dei buonisti.
I cinghiali vanno abbattuti: hanno una prolificità incredibile, 7/8 cuccioli per femmina alla volta. Loro attraverso Po e Dora e arrivano da noi perché sempre meno sono le zone di caccia.
Io faccio un accorato appello al sindaco affinché manifesti questa situazione di pericolo alla Regione, faccia pressione affinché il regolatore politico intervenga. I rischi ci sono, non aspettiamo i morti. E a parte le corride, che possono anche far sorridere, c'è un profilo di rischio molto alto con i cinghiali. Se fosse stata una femmina con i suoi cuccioli avrebbe attaccato. Dunque ringraziamo di non piangere feriti e morti, questa volta.  Ma questo ha confermato che stanno arrivando nel cuore delle città».

Greppi però spiega anche i danni che gli agricoltori subiscono al passaggio dei cinghiali:

«Stanno creando danni a riso e mais: questi danni dovrebbero essere ripagati dalle Atc ma sempre meno sono i cacciatori che pagano le quote perché sempre meno è praticata la caccia. Io personalmente ho segnato 2/3 danni nel 2020: non è giusto farsi carico dei danni per una fauna che non ha alcun aspetto positivo dal punto di vista ambientalista.
Dunque i cinghiali, che sono sì più pericolosi dei colombi sono come questi però: una fauna che non serve all’ecosistema. E comunque anche i piccioni sono pericolosi perché indirettamente possono provocare incidente come quella volta che un mattone è caduto dalla chiesa di San Giuseppe perché lo avevano spostato».

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