Finti carabinieri derubano tre giovani in stazione a Chivasso
Hanno arraffato soldi, anelli e chiavi di casa con la scusa di un sequestro.
Derubati in stazione a Chivasso da finti carabinieri. Hanno arraffato soldi, anelli e chiavi di casa con la scusa di un sequestro.
Derubati in stazione a Chivasso da finti carabinieri
«Siamo i carabinieri di Crescentino, dobbiamo perquisirvi».
Sono le 13.30 di domenica 31 gennaio quando all’interno della Stazione Ferroviaria di piazza Garibaldi tre ragazzi di Chivasso (due minorenni, uno appena maggiorenne) vengono avvicinati da due uomini che si qualificano subito come militari in borghese.
Hanno sui 50 anni, modi sicuri, usano termini «specifici» che fanno pensare ad un controllo antidroga.
La reazione dei giovani
I tre amici, che non hanno nulla da nascondere, chiedono spiegazioni, e i falsi militari rilanciano chiedendo le chiavi di casa, gli anelli e i contanti che i ragazzi avevano con sé, ripetendo che avrebbero sequestrato tutto per ulteriori indagini. Poi, prima di allontanarsi, fotografano i documenti delle loro vittime con la scusa di successivi verbali.
Dopo essersi confrontati con i familiari, i tre amici capiscono di essere finiti nella trappola di truffatori che, grazie alla foto dei documenti, sanno tutto di loro.
I truffati chiedono aiuto ai Carabinieri
A questo punto le vittime non possono far altro che chiedere aiuto ai «veri» carabinieri, bussando alla caserma dei Carabinieri di via XXIV Maggio a Chivasso.
La palla passa quindi agli uomini del Capitano Luca Giacolla, che come prima mossa passeranno al setaccio le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso presenti nell’area della stazione.
La notizia, come spesso accade, inizia a girare tra i ragazzi, e così vengono alla luce altri due episodi simili avvenuti la scorsa settimana: in un caso un minorenne sarebbe stato scippato con lo stesso modus operandi, in un altro i finti carabinieri sarebbero stati messi in fuga. Una situazione che preoccupa molto infatti i truffatori utilizzano ogni stratagemma per mettere a segno i loro intenti.