Addio al bancario che ha girato il mondo
La scorsa settimana è infatti scomparso a 81 anni Aldo Maina, ex assessore al bilancio negli anni ‘80.
Se n’è andato uno di livornesi più cosmopoliti e poliglotti dell’ultimo secolo: la scorsa settimana è infatti scomparso a 81 anni Aldo Maina, ex assessore al bilancio negli anni ‘80 e soprattutto bancario dal curriculum internazionale.
Addio al bancario che ha girato il mondo
Se n’è andato uno di livornesi più cosmopoliti e poliglotti dell’ultimo secolo: la scorsa settimana è infatti scomparso a 81 anni Aldo Maina, ex assessore al bilancio negli anni ‘80 e soprattutto bancario dal curriculum internazionale che, grazie al suo lavoro, ha viaggiato e conosciuto il mondo.
Classe 1939, Maina era stato a lungo uomo di punta della Banca San Paolo, quando ancora si chiamava così, e grazie alle sue capacità, alla tenacia e a un’intelligenza fuori dal comune, aveva costruito una carriera clamorosa che lo portò a diventare persino il direttore della filiale di Mosca.
E proprio nella capitale russa lavorò a lungo, tanto da ritrovarsi proprio nella metropoli durante il colpo di Stato del ‘91 contro Gorbaciov, per poi vivere e lavorare in diverse stagioni della sua vita anche a Londra e a Vienna. Amante dei viaggi, parlava correttamente almeno sei lingue e proprio la sua fame di conoscenza lo aveva spinto ad imparare da autodidatta anche il mandarino e l’arabo.
Il ricordo
«Ricordo che decenni fa, prima dell’avvento delle paraboliche, aveva installato un’antenna che gli permetteva di vedere tutte le tv del mondo. “Mi serve per imparare le lingue”, diceva a chi glie lo domandava. Era apertissimo di mente, di una cultura impressionante che però non ostentava mai», ricorda Gianni Falchetti, che con lui divise i banchi in consiglio comunale. Maina, che lascia due sorelle, Maria Rosa e Lorenza, e i nipoti Alessandro ed Elisabetta, fu assessore al bilancio durante le due legislature del sindaco Piero Torazzo. «Ho avuto il privilegio di conoscere Aldo, che durante il mio primo mandato come assessore sedeva nei banchi di minoranza. Aveva una capacità unica di apprendimento delle lingue: mi mancheranno i suoi racconti, che mi rapivano portando la mia mente verso terre lontane».