Assurdo: cancellati i soldi per mettere in sicurezza la discarica di Chivasso
Dura la presa di posizione del sindaco Claudio Castello. Sorpreso anche il consigliere regionale Gavazza.
Una bella mazzata. Non c’è che dire. Quel famoso 1 milione e 500 mila euro che sarebbe dovuto servire per la messa in sicurezza della discarica non c’è più. Non è uno scherzo ma l’amara verità. Il Cipe ha cancellato lo stanziamento, la Regione lo sapeva da ottobre mentre il nostro sindaco l’ha appreso solo lunedì scorso.
Cancellati i soldi per mettere in sicurezza la discarica di Chivasso
Tutto a posto? Non pare.
Risultato, per il momento a rimetterci per davvero siamo noi cittadini perché questa è una partita che si gioca sulla nostra pelle. Le discariche, quando non vengono più utilizzate perché hanno raggiunto il livello di saturazione non basta chiuderle con un lucchetto. Vanno controllate e rese sicure per evitare disastri ecologici.
Ma andiamo con ordine
Dopo la recente attivazione del percolatodotto che trasporta i liquami, prodotti dalle vasche della discarica, al depuratore di Chivasso, lunedì mattina, 15 febbraio si è svolto un incontro tra Amministrazione Comunale, Regione Piemonte, Prefettura e Città Metropolitana di Torino, per riprendere le attività per la definizione dell’accordo di programma, necessario alla messa in sicurezza permanente delle vasche 1 e 2 della discarica di Chivasso.
Ovvero per gestire il post mortem del sito.
In sintesi la riunione doveva stabilire come utilizzare l’impiego di 1.500.000 euro di Fondi FSC - Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, ottenuti con deliberazione CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nel 28 febbraio 2018.
E qui la doccia fredda. Anzi gelatissima.
«Con gran sorpresa e sconcerto, abbiamo appreso durante la riunione – dichiara il Sindaco Claudio Castello - che con ulteriore provvedimento CIPE del luglio 2020, comunicato a sua volta alla Regione Piemonte a fine ottobre, tali fondi sono stati definitivamente tagliati e dirottati ad altro impiego».
«Abbiamo espresso tutto il nostro disappunto – continua Castello – per la gravità di tale decisione e abbiamo richiesto alla Regione un pronto ripristino della somma, nella prossima programmazione triennale dei fondi, nonché sollecitato la Prefettura a riconvocare urgentemente un apposito Tavolo di Crisi permanente che coinvolga anche i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Giustizia. Quest’ultimo per la verifica delle vicissitudini societarie, che hanno portato la gestione della discarica a tali conseguenze».
La Regione Piemonte si è resa disponibile a fronteggiare la situazione immediata, mettendo a disposizione propri fondi per un importo di 165.000 euro.
Conclude il Sindaco: «L’impegno politico profuso per la chiusura della discarica caratterizzerà anche la messa in sicurezza degli impianti, in una logica di collaborazione istituzionale tra Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Comune di Chivasso. Saremo vigili e non abbasseremo la guardia ritenendo la difesa dell’ambiente del nostro territorio la priorità assoluta».
L’intervento del consigliere regionale Gavazza (Lega)
Immediata la presa di posizione del consigliere regionale Gianluca Gavazza: «Amara sorpresa quella che abbiamo avuto questa mattina nel corso della riunione alla quale hanno partecipato il Comune di Chivasso, l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, la Prefettura e la Città Metropolitana ovvero che il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha cancellato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro destinato alla messa in sicurezza della discarica di Chivasso, al momento il più grande sito attivo del Piemonte. Una decisione assunta addirittura a luglio dello scorso anno, quando da Roma si è scelto di dirottare altrove i fondi che sarebbero serviti per gli interventi sulle vasche 1 e 2 della discarica. La Regione si è subito attivata mettendo a disposizione risorse proprie per 165 mila euro, ma è chiaro che si tratti di una misura emergenziale che può servire unicamente a tamponare la situazione. E’ piuttosto necessario che il Comitato interministeriale riprogrammi immediatamente l’investimento, per altro coperto da fondi europei, così da ultimare il lungo e faticoso iter che porterà alla definitiva chiusura dell’impianto e alla sua totale messa in sicurezza. Come consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte assicuro fin da subito il mio impegno perché il Cipe mantenga la parola data e tanto frettolosamente disattesa. La difesa dell’ambiente e del nostro territorio sono per me priorità assolute».