#iononstozitta, il sindaco Casa: "Sono stata derisa e umiliata adesso basta"
"C’è di più, c’è un brutto modo di approcciarsi alle donne che fanno politica ed alle donne in generale".
Il sindaco Matilde Casa questa volta non sta zitta e dopo il consiglio comunale di venerdì, 12 marzo 2021 replica al consigliere di minoranza Renato Dutto.
Il sindaco Casa non resta zitta e replica a Dutto
Il sindaco Casa questa volta non le manda a dire al consigliere di minoranza Renato Dutto. Questa volta si toglie anche qualche sassolino.
Il Commento del sindaco
"Questa volta non sto zitta.
Sono anni che ricopro la carica di sindaco e sono anni che in consiglio comunale sto zitta. O meglio dico l’essenziale per non fomentare ulteriormente il consigliere di minoranza Dutto che in ogni seduta mi attacca in modi che trascendono dalla normale contrapposizione tra fazioni che la vedono in modo diverso. Ho sentito da lui, nel corso di due mandati, parole offensive urlate, attacchi personali, derisioni per le mie scelte politiche, commenti gratuiti sul mio modo di gestire avulsi dagli argomenti all’ordine del giorno arrivando ad alzarsi in piedi in modo minaccioso. Un modo di fare aggressivo che ha sempre impressionato le persone presenti. - dice il sindaco Casa - Non ho mai detto nulla perché la mia idea di dialogo e di contrapposizione è completamente diversa e non voglio che un momento importante come il consiglio finisca in un’inutile caciara. La pensano così anche i consiglieri di maggioranza che sopportano pazientemente anche di essere trattati da lui come degli inetti burattini nelle mie mani. Niente, ovviamente, di più falso: siamo un gruppo di amministratori molto coeso e che lavora molto bene insieme ed alla pari. Quattro uomini e quattro donne.
E proprio da loro, dalle mie tre colleghe, è venuto il suggerimento di non stare zitta per una volta e di scrivere. Lo show di Dutto durante il consiglio del 12 marzo scorso è stato perfettamente in linea con le altre volte: una logorrea di tutti gli argomenti possibili contro il nostro operato. Fin qui nulla di nuovo. Un atteggiamento aggressivo che aveva già portato mesi fa il suo capogruppo a scusarsi per il comportamento del suo consigliere.
Un atteggiamento aggressivo che non mi spaventa ma che non dovrebbe far parte della dialettica politica a nessun livello nemmeno durante il consiglio di un piccolo comune. Un atteggiamento prevaricatore che è culminato nell’intimazione a stare zitta ripetuta più volte.
Non si tratta di baruffe da bar e nemmeno di scontri od odi personali: c’è di più, c’è un brutto modo di approcciarsi alle donne che fanno politica ed alle donne in generale.
Un consigliere della Regione Piemonte che dice a me ed ad una collega sindaca durante un’inaugurazione di mettere gonne più corte per incentivare il turismo delle nostre zone non mi fa ridere, una minoranza come quella del comune di Monteu da Po che denuncia la giunta perché è tutta femminile mi preoccupa e un consigliere di minoranza che mi urla di stare zitta mi fa dire che è il momento di parlare.
Di parlare di queste persone che forse nemmeno si accorgono della violenza e dell’umiliazione che c’è in questi modi di comunicare e di agire. Persone che dovrebbero rappresentarne altre e dar loro esempio. Persone che dovrebbero conoscere il rispetto per il prossimo secondo le sue peculiarità esprimendolo anche nella dialettica che è alla base della politica".