Fateci lavorare! Jessica Costanzo porta alla Camera il grido degli ambulanti
L’onorevole torinese ha dato voce alla disperazione degli ambulanti che protestano perché non possono esercitare l’attività ai banchi non alimentari nei mercati rionali.
“Fateci lavorare!”.
L’onorevole torinese Jessica Costanzo ha riportato all’interno della Camera dei deputati il grido di centinaia di ambulanti che martedì 30 marzo, in piazza Vittorio a Torino, hanno protestato per il divieto di esercitare l’attività ai banchi non alimentari nei mercati rionali.
“Gli ambulanti non negano il virus – ha sottolineato la deputata Costanzo - Ma come tante altre persone, tante categorie, chiedono di poter tornare a lavorare per pagare mutui, affitti, bollette. Vogliono che venga riconosciuto dal Comitato Tecnico Scientifico che chi lavora all'aperto e rispetta le misure di sicurezza possa lavorare, indipendentemente dalla categoria merceologica. La misura, dopo un anno di restrizioni e chiusure, è colma. Gli ambulanti sono arrabbiati, anzi furiosi”.
L'INTERVENTO IN AULA:
La manifestazione di Torino
Erano circa un migliaio gli ambulanti dell’extra alimentare partiti da tutto il Piemonte per partecipare alla manifestazione che nella mattinata di martedì 30 marzo ha invaso piazza Vittorio a Torino. I mercatali hanno sfilato per la città a bordo di 500 furgoni in segno di protesta contro le limitazioni imposte dalla zona rossa: il corteo di protesta - organizzato da Goia, Ubat e Aapicast - è partito dall’Allianz Stadium ed ha attraversato a colpi di clacson la città.
La dimostrazione a Settimo
Ma un altro caso significativo è stato riportato nell’Aula di Montecitorio dalla Costanzo: a Settimo Torinese un ambulante si è incatenato davanti al municipio:
“Ho due figli da mantenere e non ce la faccio più” aveva dichiarato Massimo Cirone. Dopo la breve dimostrazione di martedì 23 all’ingresso del mercato di via Castiglione, Cirone ha deciso di tornare in piazza per protestare contro la chiusura del commercio extra alimentare dei mercati. Ancora una volta ha deciso di portare con sé le catene in senso dimostrativo:
“Abbiamo fame e abbiamo bisogno di lavorare. Io ho una moglie che lavora con me e abbiamo due figli da mantenere. Non vogliamo sussidi, solo poter tornare a fare il nostro lavoro come ogni giorno”.
La richiesta della deputata Costanzo
“La primavera è per gli ambulanti un momento decisivo per le vendite e il commercio – ha concluso l’onorevole di Castiglione Torinese - Portare avanti questi divieti, peraltro riferiti ad attività all’aperto e dunque con un rischio sanitario molto più basso, rischia di far fallire molti di loro, oltre ad esporre lo stato a una class action. Chiedo dunque al Governo e al presidente Draghi di ascoltare il loro grido e di agire immediatamente per tutelarli”.