La comunità piange la sua suora vinta dal Covid19
Si è spenta all'età di 84 anni, all'ospedale di Chivasso.
La comunità piange la sua suora, Piergemma Tonetti vinta dal Covid19 all'età di 84 anni all'ospedale di Chivasso.
La comunità piange la sua suora vinta dal Covid19
Crescentino conta un’altra vittima in questa pandemia. Una donna che ha dedicato tutta la vita al prossimo, ad aiutare le persone in difficoltà. Una donna che ha lasciato un segno non solo nella comunità di Crescentino dove si trovava da quattro anni ma anche nella vicina Saluggia visto che ha operato all’interno della Cascina Primavera.
Suor Piergemma Tonetti si è spenta all’età di 84 anni all’ospedale civico di Chivasso dopo un breve ricovero.
Una vita per il prossimo
Originaria di Varese, più precisamente Verghera, ha “lavorato” in moltissimi realtà, non solo in Piemonte. Realtà dove ha lasciato un segno. E a Crescentino sono molti coloro che hanno voluto partecipare al Santo Rosario in diretta streaming per ricordarla, per pregare per lei.
Prima dell’inizio della preghiera, la catechista Ester Paiana ha voluto ricordarla:
«Suor Piergemma Tonetti da quattro anni era all'Istituto Minella, era con noi nella nostra comunità. Suor Piergemma, fedele alla sua consacrazione nella Congregazione delle suore di Maria Consolatrice, si è sempre dimostrata avveduta e attiva, con un occhio vigile sulle necessità delle varie comunità in cui ha vissuto. Ha rivestito l'incarico di Superiora a Saluggia e a Bordighera. Ovunque si è dimostrata autista provetto e disponibile. Si è sempre occupata di contabilità nella quale era precisa e meticolosa. Di carattere allegra e gioviale era sempre pronta alla battuta scherzosa e ad aiutare chiunque si trovasse nel bisogno. Riservata allo stesso tempo, coltivava la sua vita di preghiera e unione col Signore trascorrendo, ogni giorno, diverso tempo in cappella. Le piaceva approfondire i discorsi del Papa e i documenti della Congregazione. In parrocchia era sempre partecipe alle Liturgie, alle Novene, alla via Crucis e alle altre celebrazioni, ma molti di noi la ricorderanno con particolare affetto e riconoscenza per la sua puntualità alle 17 del giovedì per ricoprire l'ora di adorazione che spesso prolungava per non lasciare solo il Santissimo, quando non era ancora arrivata la persona che avrebbe occupare l'ora successiva. Presa per mano dalla Vergine dell'Annunciazione che si sarebbe celebrata l'indomani, ha pronunciato il suo ultimo si per entrare nella vita gioiosa senza fine, che il suo Sposo da sempre le ha preparato».
Parole d’affetto sono quelle che ha voluto pronunciare anche Suor Carla per ricordarla:
«E’ stata da noi per tre anni circa. Era una persona molto forte, è stata la prima suora in Italia a prendere la patente per i pullman. Lei aveva tutti i brevetti.
Nonostante il suo aspetto, era una donna molto forte e massiccio che poteva sembrare un po’ burbera ma in realtà non lo era, era molto generosa e sensibile. Si commuoveva davanti a situazioni di fragilità. Era molto sensibile degli ospiti.
Aveva operato molto anche in campo della sanità, in cliniche, nonostante non fosse però infermiera. Amava apprendere cose nuove e infatti aveva svolto un corso da fisioterapista. Era stata infatti nella Casa di spiritualità Villa Moretta a Pergine Valsugana ma anche in un pensionato universitario per ragazze a Roma. Era una persona d’oro, buona che ha sempre fatto del bene nelle comunità dove ha prestato la sua opera.
Suor Piergemma è stata vinta dal Covid all’ospedale di Chivasso dopo pochi giorni dal suo ricovero».
Le sue esequie sono state celebrata a Verghera mentre a Crescentino è stato recitato il Santo Rosario venerdì 26 marzo..