Sale operatorie dimezzate nell'ospedale di Chivasso
In questo scenario, ovviamente, tutta l’attività sanitaria è condizionata dalla lotta al Virus.
Con 76 ricoverati «Covid», di cui 34 in terapia intensiva e semi intensiva, la pressione sull’ospedale di Chivasso continua ad essere «importante». Numeri che a livello di Asl portano la percentuale tra posti letto e terapie al 21%, due punti in meno rispetto a sette giorni fa, al di sotto della soglia critica del 30%.
Lo confermano i vertici dell’Asl durante il consueto appuntamento del martedì con gli organi d’informazione.
Sale operatorie dimezzate
Uno dei tempi più «caldi» è quello legate alle sale operatorie, che Chivasso sono praticamente dimezzate: ne funzionano due su quattro (e solo per gli interventi gravi o non procrastinabili - in pratica per chi arriva dal Pronto Soccorso), e le altre sono state trasformate in posti letto di terapia intensiva.
A Ciriè, di 5 sale a disposizione del nosocomio solo due sono in funzione mentre va «meglio», per così dire ad Ivrea, dove delle 5 a disposizione ne sono operative 4 anche se una è a disposizione di tutti gli ospedali del territorio dell’azienda per gli interventi non rimandabili e una per l’oculistica.
Attualmente i posti Covid attivati nelle strutture dell’AslTo4 sono 480 posti Covid attivati (gli stessi di giovedì 1 aprile, ma più 40 rispetto a martedì 30 marzo), mentre il numero delle terapie intensive attivate disponibili sono 83 (-7 rispetto al 30 marzo).
In questo scenario, ovviamente, tutta l’attività ospedaliera è condizionata dalla lotta al Virus.
Sul fronte vaccini, «seconda dose» per 34 mila 724 persone, mentre sono in 20 mila 736 ad aver ricevuto solo la prima.