Aperitivo disobbediente a La Torteria, il sindaco Castello chiede l'intervento del Prefetto
"Sono quotidianamente sollecitato dai cittadini che mi chiedono di far finire questa continua sfida allo Stato ed alle regole di contenimento del contagio".
Come è già accaduto sabato 10 aprile anche ieri, sabato 17 aprile, si è svolto l'aperitivo disobbediente a base di spritz a La Torteria di Chivasso. Il sindaco Castello allora chiede aiuto al Prefetto.
Aperitivo disobbediente
La titolare non ci sta alla chiusura imposta dal Governo e, nonostante i tanti verbali già ricevuti dopo i controlli delle forze dell'ordine, non intende rispettare le normative anti contagio. E così ieri erano in molti e senza mascherina nel bar La Torteria di Chivasso per effettuare l'aperitivo.
Il sindaco scrive al Prefetto
Il sindaco Claudio Castello reputa inaccettabile la situazione attuale e così scrive al Prefetto di Torino.
"Con precedenti comunicazioni, le ho già espresso la mia preoccupazione per l'atteggiamento di un esercizio commerciale chivassese (La Torteria di via Orti) e dei preoccupanti risvolti che tale situazione stava innescando sia a livello di ordine pubblico che sanitario. In questa settimana ho avuto modo di parlare con i suoi collaboratori per sollecitare un vostro intervento in proposito e questa mattina (sabato 17 aprile 2021) è apparso nella zona adiacente alla Torteria ed al mercato cittadino, uno striscione di Casa Pound che recita "Aprire senza condizioni, che ho prontamente fatto rimuovere. Dalle informazioni che circolano sui social, sembrerebbe che alle ore 18 di oggi circa 200 persone si siano date appuntamento per contestare le norme anticovid e le chiusure. Non le nascondo la mia grande preoccupazione, anche perchè sono quotidianamente sollecitato dai cittadini che mi chiedono di far finire questa continua sfida allo Stato ed alle regole di contenimento del contagio. Finora, nonostante il nostro continuo impegno e le innumerevoli sanzioni applicate, non è successo nulla e titolare della Torteria e clienti privi di protezione, sbeffeggiano la nostra impotenza continuando ad assembrarsi presso il locale. Le chiedo cortesemente di intervenire in nome di tutti coloro che rispettano le regole e sono consci del grave momento che stiamo vivendo".