Caso vaccini, dopo l'interpellanza i documenti in Procura e Prefettura
L'aveva presentata il capogruppo Squillace.

Erano gli ultimi giorni di aprile quando il capogruppo d’opposizione Barbara Squillace ha presentato un’interpellanza al sindaco Antonio Magnone e alla Giunta comunale di Rondissone in merito alla questione vaccini.
Caso vaccini
Erano gli ultimi giorni di aprile quando il capogruppo d’opposizione Barbara Squillace ha presentato un’interpellanza al sindaco Antonio Magnone e alla Giunta comunale di Rondissone in merito alla questione vaccini.
Infatti, in quel periodo, l’Amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Vita Tre agevolavano le adesioni alla campagna vaccinale aiutando coloro che non erano in grado di iscriversi autonomamente sul portale.
L'interpellanza
Squillace chiedeva: «Il sindaco giustifichi il coinvolgimento del Comune in un’attività che pare a tutti gli effetti gravemente illecita, se è consapevole della pesantissima responsabilità civile e penale a cui espone se stesso e tutti gli amministratori del Comune nonché se intenda giustificare il mancato esercizio dei poteri spettantigli in materia di salute della popolazione, a fronte della campagna di sperimentazione medica sopra detta».
I documenti in Procura e Prefettura
Un’interpellanza che prevedeva una risposta scritta che il sindaco non ha fatto naturalmente mancare come spiega: «Pensavo mi avrebbe chiesto informazioni anche in Consiglio ma così non è stato.
Alla consigliera ho risposto in maniera scritta spiegandole che avevamo inoltrato quanto da lei inviatoci alla Procura della Repubblica e al Prefetto di Torino. Ho preso questa decisione perché ha fatto delle accuse nei miei confronti e in quelli della maggioranza molto importanti dunque credo che siano quelle le autorità competenti a dare una risposta su questa vicenda». Chiaramente questa interpellanza, come era facile immaginare, non conclude il suo iter con una semplice risposta.