Muore sul lavoro colpito da un malore a soli 49 anni
Il feretro, dopo la cerimonia funebre, è stato trasferito presso la tomba di famiglia nel cimitero di Verolengo.
E’ stato tradito dal suo giovane cuore che ha smesso di battere in una giornata di lavoro come tante.
Muore sul lavoro
Per Stefano Casa, 49 anni soltanto, non c’è stato nulla da fare. Nonostante l’intervento dei sanitari del 118 e dei primi soccorsi prestati già da chi si trovava in quel cantiere edile di San Raffaele insieme a lui non c’è stato nulla da fare.
E’ successo tutto in un attimo, di prima mattina. Un infarto del miocardio non gli ha lasciato scampo, senza alcun appello.
Il ricordo di Stefano
«Quarantanove anni sono troppo pochi per andarsene via così», è quello che si ripetono, anche sui social, i suoi conoscenti. Gli stessi che appena appresa la tragica notizia della scomparsa di Stefano Casa hanno iniziato a ricordarlo con messaggi di affetto.
«Erede» di una famiglia settimese molto conosciuta nel mondo dell’edilizia, Stefano Casa aveva percorso più strade nel corso della sua vita. Inseguendo persino quella sua grandissima passione per i cavalli, fino a diventare fantino per le corse al trotto dell’ippodromo di Vinovo. Ed è anche per questo che in tanti lo stanno ricordando in questi giorni. Così come, ormai da anni, non perdeva occasione per girare per feste di paese con i giochi gonfiabili per i più piccoli. Una delle altre iniziative che aveva intrapreso nel corso degli ultimi anni. Tantissimi i ricordi che in questi giorni si stanno susseguendo sulle pagine dei social dopo l’aver appreso della notizia dell’improvvisa scomparsa. Un «vuoto» cui tanti stentano a credere.
«Ringraziamo tutte le persone che ci stanno dimostrando vicinanza in questo momento - sottolinea il fratello Norberto -. Siamo grati per tutti i pensieri che vengono rivolti a Stefano e che non ci fanno sentire soli in questo momento difficile».
Stefano lascia la moglie Vincenza, la mamma Adalgisa, il papà Lorenzo, il fratello Norberto con Francesca e il piccolo Pierfrancesco. La zia Wanda, i cognati Larico e Lina con il figlioccio Edoardo, la suocera Antonietta. Il feretro, dopo la cerimonia funebre, è stato trasferito presso la tomba di famiglia nel cimitero di Verolengo.