Sanitari No Vax, già due sospesi
Sono arrivate dalla direzione dell’Asl le prime lettere.
Sono arrivate dalla direzione dell’Asl le prime lettere di sospensione per i sanitari No vax. Ovvero medici e infermieri che non si sono vaccinati. E altre ne partiranno nei prossimi giorni.
Sanitari No Vax, già due sospesi
Sono arrivate dalla direzione dell’Asl le prime lettere di sospensione per i sanitari No vax. Ovvero medici e infermieri che non si sono vaccinati. E altre ne partiranno nei prossimi giorni.
L’Azienda intanto ha istituito un’apposita Commissione Interna preposta a valutare, nel rispetto di quanto previsto dal Decreto Legge 44, la ricollocazione dei dipendenti. Fanno parte della suddetta commissione i Direttori di Distretto, i Direttori di Direzione Sanitaria di Presidio, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, i l Medico Competente e i Dirigenti DiPSa (Direzione Professioni Sanitarie).
Al momento sono poco meno di una trentina le comunicazioni di adempimento all’obbligo vaccinale inviate agli operatori interessati del territorio.
Il provvedimento
Per quanto riguarda l’ASL TO4 al momento è stato adottato il provvedimento di sospensione per due operatori sanitari. Ma come fanno sapere i vertici: «Questo è un dato provvisorio, in continua evoluzione, che andrà a incrementarsi nei prossimi giorni».
Ricordiamo che la legge prevede che tutta la parte di accertamento dell’inosservanza sia svolta dall’Asl di residenza e poi trasmessa all’interessato, al datore di lavoro e all’Ordine a cui è iscritto il professionista.
L’adozione dell’atto di accertamento determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2.
L’Ordine, appena ricevuta la comunicazione da parte dell’Asl, provvede immediatamente ad avvisare il proprio iscritto del provvedimento, che sarà valido fino al 31 dicembre 2021.
“Il rifiuto di vaccinarsi da parte di questi colleghi va contro, oltre che alle evidenze scientifiche, a diversi principi e precetti del nostro codice deontologico, che pone il medico in posizione di garanzia nei confronti dei cittadini che a lui si rivolgono – precisa il presidente dell’Ordine Guido Giustetto -. È paradossale che proprio un medico possa diventare fonte di malattia per i suoi pazienti. Vi è il diritto di non vaccinarsi? Bene, allora questi colleghi si tolgano il camice e cambino lavoro”.