Castelrosso, trasloca l'antica cappelletta

Uno spostamento necessario e legato ai lavori per il nuovo sottopasso

Castelrosso, trasloca l'antica cappelletta
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Uno spostamento necessario e legato ai lavori per il nuovo sottopasso

Edificata nella fine degli Anni ‘30 dalla famiglia Blatto (in un terreno accanto alla loro casa, a nord della ferrovia) la Cappelletta Votiva di via San Rocco, a Castelrosso, avrebbe avuto un destino segnato dai «necessari» lavori di allargamento della strada legati al nuovo sottopasso.
Un abbattimento evitato grazie al lavoro dell’ingegner Emanuele Tini, che ha trovato una valida alleata nell’impresa edile dei fratelli Silvio e Luciano Lusso. Sotto l’occhio esperto del padre Renato, titolari e operai giovedì 10 agosto hanno portato a termine un’opera che sicuramente resterà nella storia del paese. «Segata» dalle fondamenta, e bloccata in una gabbia realizzata con grosse travi di ferro, la cappelletta votiva pesante una cinquantina di quintali è stata infatti sollevata con due gru e posizionata su di un nuovo basamento, realizzato ad hoc oltre il confine della nuova strada che unirà via San Rocco a via San Giovanni.

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