CRESCENTINO

Bibliotecario, «Il concorso è regolare»

Ferrero rimanda al mittente tutte le accuse ma Sellaro non placa le polemiche e ribadisce ciò che per lui è anomalo

Bibliotecario, «Il concorso è regolare»
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Il concorso per assumere un bibliotecario a Crescentino continua a far discutere.

Bibliotecario, «Il concorso è regolare»

Dopo l’esposto di Salvatore Sellaro in Procura e le sue dichiarazioni proprio attraverso le colonne del nostro settimanale, il sindaco Vittorio Ferrero interviene: «Ormai siamo abituati ai modi che Sellaro utilizza per richiamare su di sé maggiore attenzione: scrive esposti alla Prefettura o alla Procura oppure ancora i “mitici” scioperi della fame. È il suo modo di fare politica, lo sappiamo. Evidentemente quando gli argomenti per un sano e giusto confronto politico scarseggiano, può solo ricorrere a roboanti proclami che si basano su notizie e circostanze prive di ogni fondamento. In tutti questi anni non ho mai capito – ma forse questo è un mio limite – quale sia la sua idea di città, quali siano i suoi programmi. Ma tant’è. I suoi consulenti che lo hanno indotto a gridare “al lupo, al lupo” anche questa volta gli hanno suggerito male. Il bando di concorso è perfettamente legittimo, tanto più che si sta svolgendo regolarmente. Gli ammessi al concorso sono stati circa 130 e lunedì 30 si è svolta la prova orale per i circa 30 candidati che hanno superato la prova scritta. Tutto si sta svolgendo nella più totale trasparenza e nel pieno rispetto delle procedure previste. I requisiti per l’assunzione sono disciplinati dal Contratto collettivo nazionale delle funzioni locali 2022 il quale prevede che per l’accesso all’area degli istruttori il titolo di studio sia quello di “scuola secondaria di secondo grado”. Il bando non prevede l’assunzione di un responsabile del servizio di biblioteca e di archivio storico, funzioni che sono ricoperte dal responsabile del settore segreteria e affari generali così come disposto dall’articolo 8 del vigente Regolamento comunale della biblioteca civica Degregoriana, ma bensì di un addetto al solo servizio biblioteca con specifiche mansioni. L’addetto poi dovrà sempre e comunque far riferimento al proprio responsabile del servizio. Nel caso di specie, quindi, il riferimento che Sellaro e il suo staff fanno al Regolamento della Regione Piemonte è quindi del tutto errato. Suggerisco a tutti loro di leggersi meglio il bando e tutta la normativa di settore. Anche sulla questione della “preferenza maschile o femminile” la polemica è del tutto faziosa e priva di ogni fondamento. Sono previsioni obbligatorie previste dalla vigente normativa al fine di garantire l’equilibrio di genere nelle pubbliche amministrazioni. Le medesime previsioni sono contenute, tra l’altro, nell’altro bando di concorso per l’assunzione di un funzionario alla Polizia locale. Considero estremamente infamanti le affermazioni fatte poiché intaccano l’onorabilità di funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione che hanno alle loro spalle anni di comprovata esperienza e conoscenza specifica della materia. Ormai è chiaro a tutti che quando si avvicinano le elezioni comunali la presenza mediatica di Sellaro aumenta con il solo scopo di richiamare su di sé maggiore attenzione. Ci ricordiamo tutti dei 131 voti che la sua lista ottenne nel 2019 e che non gli furono nemmeno utili ad entrare in Consiglio comunale. Il suo tempo politico è finito mi spiace che non lo abbia compreso. Ad ogni modo, visto che tutto fa presupporre ad una nuova sua candidatura, io e la mia squadra siamo pronti a sfidarlo. Devono solo decidere, tra lui o Carmine Speranza, chi sia il candidato a sindaco. Fatelo in fretta perché il tempo scorre».

Sellaro... e le nuove perplessità

Ma le parole di Ferrero non tacciono Sellaro che commenta : «Nonostante l’invito ad annullare il concorso, lo stesso sta procedendo in tutta tranquillità in barba al Regolamento regionale per le biblioteche, al Codice dei Beni Culturali per la tutela e conservazione dei documenti bibliografici ed archivistici».
«In periodo di “Dolcetto e scherzetto”, lo scherzetto è stato per tutti coloro che hanno incontrato difficoltà nel collegarsi alla piattaforma del concorso e che hanno cercato aiuto rivolgendosi direttamente al primo cittadino. - spiega Sellaro - La modalità scelta per il concorso lascia davvero perplessi. Durante il lockdown alcuni concorsi si sono svolti da remoto. Oggi, che l’Amministrazione abbia deciso di non garantire equamente la possibilità ai candidati di concorrere è una scorrettezza che dovrebbe far riflettere e, non si cerchi di giustificare la scelta di questa modalità di concorso con la valutazione delle competenze informatiche. Il bando prevedeva una preselezione, la Commissione ha ritenuto di non svolgere, la prova scritta fissata per le 9 e stata procrastinata alle 15. Assai curioso risulta che nelle tre prose d’esame, si faccia riferimento al Regolamento Regionale del 2021, quando l’Amministrazione ha deciso di non rispettarlo nella redazione del bando. Domande specifiche di biblioteconomia completano la prova, altro scherzetto per coloro che sono soltanto diplomati. Ai miei tempi, come oggi, non si insegnano la classificazione americana Dewey dei libri, che cosa significa OPAC, che cosa è una segnatura, e così via. Il concorso chiedeva di essere bibliotecari come vorrebbe il Regolamento Regionale tanto citato per le biblioteche di centri tra i 5001 e 10000 abitanti, come Crescentino, pur senza esserlo. Su 132 iscritti, sono riusciti a svolgere la prova solo 70 candidati, superata da soli 26 candidati di cui il cittadino non può conoscere il nome e il cognome perché è stata usata la modalità del numero assegnato alla domanda on line, per segretezza».

La graduatoria

Intanto nella tarda mattinata di martedì è stata pubblicata la graduatoria: 52/60 Alberto Bollo, Francesco Romano Pivetta 50/60, Serena Andorno 48/60 che precede in applicazione ai titoli di preferenza Sofia Bettazzi (48/60), Claudia Manuela Murabito 46/60, Giulia Gambino 42/60 a pari merito con Romana Marilena Tanase (Gambino precede in applicazione ai titoli di preferenza).

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