Consiglio post alluvione, il sindaco: "Sciacallaggio politico si è giocato sulla tragedia"
"li attacchi personali in questo momento non servono se non ad alimentare un clima che non aiuta ad aiutare chi ne ha bisogno"

Ieri, martedì 22 aprile 2025, si è svolto il Consiglio comunale a Lauriano. Una seduta post-alluvione che ha visto l'intervento dei Carabinieri. Erano presenti una ventina di laurianesi e l'opposizione e il consigliere di maggioranza Riccardo Ferrero hanno proposto di aprire al pubblico la seduta. La maggioranza ha chiesto, con un emendamento, di posticipare la sessione aperta dopo l’approvazione del bilancio. Opposizione, Ferrero e i cittadini hanno lasciato l'aula mentre, un abitante ha atteso il momento di poter parlare e si è aperto così un dialogo...La minoranza e Ferrero adesso chiedono le dimissioni del sindaco Mara Baccolla.
Consiglio post alluvione, il sindaco: "Sciacallaggio politico si è giocato sulla tragedia"
"Non si usa un Consiglio comunale convocato prima dell’alluvione, indispensabile per approvare il rendiconto e rendere possibile ORA l’utilizzo dell’avanzo libero e far fronte all’emergenza, per mettere in scena uno squallido teatrino di sciacallaggio politico, giocato sulla tragedia di persone che hanno subito le conseguenze di un disastro naturale imprevedibile ed estremo, sconvolti emotivamente, adesso che dopo pochi giorni l’emergenza è passata. NON SI FA". Inizia così la sindaca Mara Baccolla dopo la seduta di ieri sera e prosegue - Non si urla, non si insulta, non si minaccia, non si battono i pugni sul tavolo, non si usa un linguaggio degno della peggiore taverna in una sede istituzionale.
C’è chi, e sono moltissimi, che in questi giorni è stato in strada, nelle case e c’è chi ha avuto il tempo di scrivere 5 pagine di elegante prosa politica e arrivare in consiglio fresco di parrucchiere, io il vicesindaco e altri consiglieri siamo arrivati con le scarpe e gli abiti ancora sporchi, poche ore di sonno in cinque giorni e una doccia quando capita".
Baccolla torna sul punto dell'apertura al pubblico della seduta
"La maggioranza NON HA RESPINTO LA RICHIESTA DI APRIRE IL CONSIGLIO AI CITTADINI ha chiesto con emendamento di posticipare la sessione aperta dopo l’approvazione del bilancio. - Porsegue Baccolla - La mancanza di senso istituzionale della minoranza e del consigliere Ferrero li hanno condotti ad abbandonare l’aula insieme ai cittadini convenuti che evidentemente non hanno potuto aspettare il tempo necessario – in tutto sono stati 20 minuti circa - per il termine del consiglio ed avere la parola. Una sola cittadina si è fermata, ascoltata da noi con grande attenzione e con la quale stiamo già lavorando per indirizzare il problema sollevato. Intendo rassicurare sul fatto che fortunatamente non ho avuto alcun malore come riportato da una testata stampa stamane, l’interruzione del consiglio è avvenuta proprio per dar modo al gruppo di maggioranza di formulare l’emendamento proposto. Non nascondo che personalmente sono molto amareggiata: sono stata offesa con sciocchi giochi di parole sul mio cognome, sul mio titolo di studio definito inutile per tacere di accuse sessiste. Gli attacchi personali in questo momento non servono se non ad alimentare un clima che non aiuta ad aiutare chi ne ha bisogno".
Intendo chiarire definitivamente al consigliere Ferrero che continua a rimanere formalmente nel gruppo di maggioranza pur senza sentirsene parte – e di cui stigmatizzo ancora una volta la deliberata scurrilità di linguaggio - che la gestione dell’emergenza e il suo comportamento di ieri non fanno che rafforzare la bontà della mia decisione di non attribuirgli deleghe in giunta, men che meno la carica di Vice sindaco. Gli ricordo che i voti di preferenza che ha preso, sono stati sì una fiducia personale dei cittadini, ma ottenuti in una lista che riportava il mio nome e una squadra di grande valore cui va tutta la mia stima ad ogni singolo componente. Spero con questo di chiudere definitivamente la questione che aleggia da quasi due anni.
Quanto alla richiesta di dimissioni urlata dalla minoranza e da Ferrero, spetta al Consiglio richiederla e votarla. Certamente non mi sottrarrò a questa sfida. A me non interessano i post scandalistici o autocelebrativi, voglio poter lavorare duramente e con competenza come so fare e potendo contare su 6 consiglieri affidabili e concreti.
Alluvione, Lauriano ha un piano di Protezione Civile
Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza il nostro Comune ha un piano di protezione civile completamente rinnovato e approvato dal consiglio nel mese di novembre, guarda caso anche in quella circostanza la minoranza abbandonò l’aula. - Afferma Baccolla - Abbiamo aperto il COC (Centro Operativo Comunale) il 17 aprile in contemporanea con i comuni limitrofi. Da quel momento la gestione degli interventi di Protezione civile è avvenuta in stretto coordinamento con il prefetto per tutta l’area ed abbiamo formalmente adottato le ordinanze e le delibere necessarie ad avviare i soccorsi e porre le premesse per gli atti successivi. Massima attenzione è stata posta ai casi di fragilità sociale e data massima priorità agli interventi sulle aree del paese più colpite.
Tutti coloro che si sono proposti per aiutare manualmente o con compiti delegati di coordinamento sono stati accolti ed impiegati, in primis i consiglieri. Dalla minoranza ho ricevuto segnalazioni di interventi necessari, indirizzati prontamente, nessuno di loro – che avranno pure prestato la loro opera in case private - si è presentato per mettersi a diposizione del Comune come parte integrante dell’istituzione, venendo meno alla loro millantata e reiterata dichiarazione di collaborazione".
Cinque giorni di vera emergenza
"Dopo 5 giorni di emergenza vera, con montagne di fango e rifiuti raccolti e accumulati il nostro paese riprende a respirare. - Conclude il sindaco - Si è messa in moto per noi una macchina di soccorsi eccezionale cui si è sommato l’apporto di centinaia di volontari civili e degli impiegati comunali che hanno rinunciato alle loro ferie per supportare una Pasqua e Pasquetta davvero speciali
Abbiamo visto case e persone a cui sono stati sottratti mobili, automobili e i ricordi di una vita intera dalla furia delle acqua. Tra mercoledì e giovedì in meno di 20 ore sono caduti sul nostro territorio più di 200 ml di acqua, l’equivalente dell’alluvione del 2000. I danni pubblici e privati sono ingentissimi. Sono già in corso i rilievi del settore tecnico della Protezione civile per verificare le infrastrutture e i versanti. Continueremo a lavorare con le autorità e gli organi preposti per assicurare interventi economici e opere che possano dare una risposta di lungo termine all’emergenza".