Rapinarono la tabaccheria adesso sono in carcere

Una scena che «si vede nei film» aveva raccontato la vittima della rapina che aveva fruttato un bottino da circa 700 euro.

Rapinarono la tabaccheria adesso sono in carcere
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Due persone rapinarono la tabaccheria di via Verdi 5, nel pieno centro di Settimo e a pochi passi dalla stazione. Entrarono con il volto coperto e armate di pistola.

Rapinarono la tabaccheria

Una scena che «si vede nei film» aveva raccontato la vittima della rapina che aveva fruttato un bottino da circa 700 euro. Era il 4 aprile scorso, poco dopo le 16. Oggi, i due responsabili del colpo avvenuto in primavera, sono detenuti all’interno della casa circondariale di Ivrea. In carcere.
I due che rapinarono la tabaccheria stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo. I carabinieri infatti hanno avviato le indagini dopo la denuncia presentata immediatamente alla Tenenza dell’Arma di via Regio Parco a Settimo, subito dopo la rapina.

Due giovani in manette

Secondo gli inquirenti i responsabili della rapina sono due giovani. Di 24 e 26 anni ed entrambi residenti a Volpiano.
Si tratta di Fabio Demarco e Mattia Orso. Per loro, lo scorso venerdì, è scattato l’arresto operato dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Chivasso. Un lungo lavoro di indagine che si è caratterizzato dall’analisi del modus operandi, delle tracce lasciate e dalle testimonianze raccolte dal titolare della tabaccheria e di chi ha intravisto quella coppia di banditi scappare a gambe levate. Anche perché, all’interno della tabaccheria, al momento dei fatti, non era presente alcun cliente.  Una fortuna, la definì all’epoca Emilio Ursetta, titolare dell’esercizio commerciale del centro di Settimo.

«Erano impacciati»

«Erano armati ma impacciati, all’inizio sembrava quasi uno scherzo, la scena di un film», aveva raccontato Ursetta a La Nuova Periferia subito dopo il colpo. «Quando ho realizzato che stavano facendo sul serio - commentava lo scorso aprile - ho lasciato fare a loro, indicandogli la cassa». Oggi, però, di fronte alla notizia dell’arresto dei due malviventi, Ursetta tira quasi un sospiro di sollievo? «Se sono contento? Sono soddisfatto del fatto che le indagini abbiano fatto il proprio corso e che i carabinieri siano riusciti ad intercettare i due responsabili del colpo».

Superata la paura

Ursetta commenta anche lo spavento di quegli attimi, circa cinque minuti in tutto, durante i quali si è consumata la vicenda. «Fa parte del gioco di questo lavoro. Lo sappiamo che può capitare in qualsiasi momento. L’importante è che, come nel mio caso, alla fine vada tutto per il meglio e che nessuno resti coinvolto in queste situazioni», potenzialmente pericolose per altre persone.

Le indagini continuano

I due giovani sono stati arrestati sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del Tribunale di Ivrea. Per loro, quindi, non c’è bisogno di alcuna convalida dello stato di arresto. Secondo le fonti investigative i due giovani sono stati arrestati con l’accusa di rapina unicamente per l’episodio di via Verdi dello scorso 4 aprile. Per altri episodi, avvenuti nel territorio di altri comuni della provincia, sono stati invece soltanto deferiti all’autorità giudiziaria. Ma le indagini continuano per verificare eventuali analogie con altri casi di rapine messe a segno sul territorio e che potrebbero vedere i due giovani indicati come possibili responsabili.

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