Violenza contro le donne

Sfregia la fidanzata con un coccio: arrestato dai Carabinieri

Il giovane, residente a Lauriano, non potrà più avvicinarsi alla ragazza. Disposto il braccialetto elettronico

Sfregia la fidanzata con un coccio: arrestato dai Carabinieri
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Articolo 583-quinques codice penale: «Chiunque cagiona ad alcuno lesione personale dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso è punito con la reclusione da otto a quattordici anni».

Sfregia la fidanzata con un coccio: arrestato dai Carabinieri

Lauriano, sabato 8 febbraio. In una casa come tante va in scena l’ennesima lite tra due fidanzati. Lui è un cittadino russo da anni residente in paese, Evgeniy Bashirov, 26 anni, lei una ragazza quasi coetanea di Saronno, in provincia di Varese, che con frequenza lo raggiunge per passare insieme il weekend.
Sabato, come detto, i due iniziano a litigare, urla che non si interrompono nemmeno quando a terra cade una grossa lampada di vetro.
A questo punto, stando alla ricostruzione dei Carabinieri di Cavagnolo al comando del Maresciallo Alessio Guzzon, Evgeniy avrebbe preso un grosso pezzo di vetro e con questo avrebbe sfregiato la fidanzata.
Un colpo netto al volto, di quelli sferrati per lasciare il segno.

La chiamata al 112

Quel che sia successo subito dopo non è chiaro, ma la ragazza è riuscita comunque a prendere in mano il proprio telefono cellulare e a lanciare una disperata richiesta d’aiuto alla centrale operativa del 112, che ha subito inviato un’ambulanza del 118 e una pattuglia dell’Arma.
La ragazza, ferita al volto e sotto choc, è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso di Chivasso, visitata e affidata alla madre che l’ha poi riaccompagnata a casa, in Lombardia. Il suo percorso di guarigione, però, è solo all’inizio, dato che molto probabilmente lo sfregio lascerà un segno indelebile sulla sua pelle.

Trovata anche droga

Rimasti a Lauriano, gli uomini del Capitano Urbano Marrese, Comandante della Compagnia di Chivasso, hanno effettuato una minuziosa perquisizione dell’appartamento di Evgeniy Bashirov, trovando e sequestrando tracce di sostanze stupefacenti e un bilancino di precisione, circostanze che lo hanno fatto finire nei guai anche ai sensi dell’articolo 73, comma 5, della legge 309/90 (Testo Unico in materia di stupefacenti): «Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque commette uno dei fatti previsti dal presente articolo che, per i mezzi, la modalità o le circostanze dell'azione ovvero per la qualità e quantità delle sostanze, è di lieve entità, è punito con le pene della reclusione da sei mesi a cinque anni e della multa da euro mille 32 a euro 10 mila 329. Chiunque commette uno dei fatti previsti dal primo periodo è punito con la pena della reclusione da diciotto mesi a cinque anni e della multa da euro 2.500 a euro 10.329, quando la condotta assume caratteri di non occasionalità».

Braccialetto elettronico

L’arresto di Evgeniy Bashirov è stato convalidato nella mattinata di martedì 11 febbraio: per lui i Giudici hanno disposto il divieto di avvicinamento alla ragazza, con il braccialetto elettronico
Quando successo sabato a Lauriano conferma l’allarme lanciato da chiunque si occupi di violenza contro le donne, ovvero che la maggior parte di questi casi (vedi il recentissimo omicidio di Cinzia Daries a Venaria Reale) avviene tra le mura domestiche.
A tutte le donne, l’invito a denunciare immediatamente ogni caso di vessazione, fisica o verbale, dato che simili situazioni non possono che peggiorare nel tempo.

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