CIGLIANO

«Una maggioranza senza consensi»

I quattro amministratori commentano: «Adesso i voti mancano proprio dal loro stesso gruppo»

«Una maggioranza senza consensi»
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«Una maggioranza senza numeri». Così Bruna Filippi, Livio Autino, Michele Campanella e Flavio Ranalli commentano il Consiglio.

«Una maggioranza senza consensi»

«Si presentano in Consiglio comunale con 5 consiglieri di maggioranza ed il sindaco. Accusano le minoranze di “non pensare al bene del paese, ma alla loro ambizione” quando si ritrovano soli soletti, dopo l’abbandono dell’assemblea da parte dei consiglieri di minoranza. - commentano - Immediati i piagnistei e le accuse sull’immancabile Facebook. Dispiace per le assenze motivate da salute, ma se il sindaco e la sua Giunta per 4 anni, fossero stati meno arroganti e presuntuosi ed avessero permesso di dibattere le richieste presentate, forse avrebbero trovato collaborazione su temi condivisi, anche in sede di conferenza dei capigruppo. E’ finito il tempo in cui le minoranze si battevano ma con facilità venivano derise a suon di voti: ora i voti mancano proprio dalla maggioranza stessa. Saltata l’approvazione della bozza di convenzione relativa al conferimento delle funzioni di Stazione Unica Appaltante, rimandata l’approvazione della variante al PRGC vigente per l’assegnazione di area da assegnare al COVEVAR e destinata a Centro Consortile di  raccolta rifiuti differenziata finanziato con fondi PNRR. Rimandata, perché sono venuti mancare i voti contrari della minoranza o perché mancavano i voti favorevoli della maggioranza? Senza entrare nel merito del provvedimento che ad una più attenta analisi tecnica sembra nascondere carenze e rischi di extra costi. Per contro, al positivo, la maggioranza si è potuta risparmiare la penosa discussione su temi a loro sgraditi, ma di sicuro interesse dei cittadini: i lavori di riqualificazione del centro storico di Cigliano, di messa in sicurezza di palazzo Carpeneto, le vicende giudiziali e/o extragiudiziali relative ai lavori presso l’Istituto Comprensivo e relative all’ex Bar Italia, l’istituzione della figura del Vice Segretario Comunale. Per non parlare della Marengo, neppure inserita all’ordine del giorno, con la presentazione di una mozione. Un' Amministrazione che perde i suoi pezzi, deve sicuramente andare a casa».

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