A Chivasso costa di più morire e parcheggiare
Le posizioni delle minoranze
«Questo è il bilancio dello Sceriffo di Nottingham: tasse, balzelli e gabelle ai sudditi chivassesi e a tutti coloro che osano varcare i confini della città».
A Chivasso costa di più morire e parcheggiare
Dopo aver detto, durante l’ultimo Consiglio Comunale, «Siete la Giunta delle tasse, pronti solo a rastrellare soldi alle famiglie», Matteo Doria, di Amo Chivasso e le sue frazioni, torna all’attacco per criticare un bilancio che definisce, senza mezzi termini, «Un mettere le mani nelle tasche dei chivassesi, senza alcun ritegno».
«Dopo aver mantenuto alle stelle le aliquote delle tasse - prosegue Doria - ora scopriamo che aumenteranno i parcheggi, alzeranno a un milione e 400 mila euro la previsione di sanzioni per violazioni al Codice della Strada, e sarà più caro persino morire. Se vogliamo analizzare la situazione, questi aumenti non stravolgeranno il gettito complessivo delle entrate, ma allo stesso tempo andranno ad impattare sull’inflazione e di conseguenza sul potere d’acquisto delle famiglie.
Ma come verranno spesi tutti questi soldi rastrellati?
La Giunta Castello taglia sugli investimenti per gli anziani (-32 mila euro), per l’infanzia (- 600 mila euro), per le famiglie (-700 mila euro) per la disabilità (-100 mila euro), per la casa (-500 mila euro), per il sociale (-400 mila euro), per la Protezione Civile (da 88 a 71 mila euro), ma in compenso investe nel Ministero della Propaganda, aumentando gli investimenti per la comunicazione social.
In conclusione, mi auguro che ci si renda conto che in questo modo si porta la città a schiantarsi, e si peggiorano le condizioni di vita dei suoi abitanti.
Tornando per un attimo ai parcheggi, non si tratta di aumenti di poco conto, dato che in centro si arriverà a pagare un euro l’ora (senza alcuna sospensione in pausa pranzo come accade in altri centri a noi vicini) mentre gli abbonamenti quasi raddoppieranno. Anche quelli per i pendolari di via Ceresa. Oltre che a vessare le famiglie, questo è quasi un invito a frequentare meno il centro cittadino. Ma d’altra parte l’assessore Debernardi ha recentemente dichiarato che secondo lui se uno ha la macchina è ricco, perché i poveri vanno in bicicletta...».
A rincarare ulteriormente la dose è Claudia Buo, di LiberaMente: «Una giunta disorientata, un sindaco-assessore al bilancio totalmente inesistente, una maggioranza che prova a mascherare il vuoto rispondendo alle richieste di chiarimento dell’opposizione a volte con sufficienza, altre con arroganza, ed a volte non rispondendo proprio. Scene già viste in cui il sindaco, dall’alto della sua inarrivabile competenza su tutti i temi, si limita a leggere il testo scritto da qualcun altro. E a rimanere muto come una tomba per tutto il Consiglio Comunale aspettando la fine di questa pratica democratica così noiosa. Come dargli torto, è tanto meglio tagliare nastri! Abbiamo cominciato con una mezz’ora di panico e smarrimento della maggioranza, seguita ad una mia osservazione circa la non correttezza dei numeri contenuti sugli allegati al bilancio. Ma che umiliazione, alla fine la mia osservazione era proprio corretta: non male per una ragioniera (perdipiù donna). Di rilevante c’è che, in piena crisi climatica (e a Chivasso da anni non si ricorda una nevicata seria), l'assessore Debernardi ha deciso di aumentare lo stanziamento per lo sgombero neve (o sgombero del nulla evidentemente) di ulteriori 55 mila euro. O non ha idea di che sta facendo, in Consiglio non è stato capace di argomentare nulla o, visto il periodo ed essendo di Betlemme ha maturato doti da profeta. E pure si “vanta” dell’aumento del 18.5% dei servizi cimiteriali. Loculi e tombe di famiglia, cellette crematorie servizi vari, a Chivasso è tutto un “caro estinto”, e diventa impegnativo anche morire: tanto i morti non votano, giusto? Da ultimo, altra stangata natalizia, questa volta su parcheggi e su abbonamenti alle strisce blu. Ce né per tutti: strisce blu fino a +25%, abbonamenti per residenti +63%, abbonamenti per i pendolari +100%. E dire che gli amministratori sono gli stessi che sponsorizzano la riapertura della Chivasso-Asti (una follia ideologica ad anti-economica e anti-ecologica visto che non è elettrificata). Per far cassa puniamo anche chi i mezzi pubblici li usa! In tutto questo la cosa più grave, addirittura incredibile, è che per recuperare 50 mila euro per il nostro bilancio, ne preleviamo 100 mila dalle tasche dei cittadini, “regalandone” più di 50 mila al gestore del servizio. Più di 50 mila cui non corrisponde nulla, nessun aumento di costi e neppure una qualche miglioria di servizio. Servono soldi? Presto fatto, ci sono le tasche dei cittadini e, per non saper ne leggere ne scrivere, gliene preleviamo il doppio! Ma vi sembra logico tutto questo? A me no! D’altra parte ce lo ha ripetuto più volte il capogruppo PD, Stefano Mazzer: “Bisogna tirare la cinghia, i tempi sono quelli che sono”… peccato che non per tutti i chivassesi andrà peggio. Infatti gli amministratori viste le alte professionalità messe in campo e l'acume impiegato nel (non) governo della città hanno deciso bene di “aumentarsi” per l’ennesima volta lo stipendio. Ma se glielo fai notare si offendono: loro sono i buoni. Ma il bilancio è questo, e ce lo dicono fieramente gli amministratori scorrendo il bilancio POP, che altro non è che una banalissima serie di schede riassuntive che ci sono costate la bellezza di 6 mila 500 euro. Per “sconfiggere la povertà” impegniamo solo lo 0,23% (una miseria), per “sconfiggere la fame” lo 0,50% (da fame), per “ridurre le disuguaglianze” lo 0,07%, per “la salute” lo 0,35% (restiamo sani)… ma per “la parità di genere” ben oltre il 13,32%. E ciao poveri! Vi prego, spiegate al sindaco che non sta amministrando Montecarlo».